I tifosi assaltano il pullman, ma sbagliano clamorosamente: aggrediscono la propria squadra
Chiamarli tifosi è troppo, si tratta di criminali, bestie che devono dare sfogo ai loro istinti peggiori e repressi approfittando di quella zona franca che il calcio appare essere ai loro occhi, ad ogni latitudine. Succede ovunque purtroppo e il Sudamerica spesso si trasforma in un altoforno pronto a vomitare odio e incidenti in occasioni di match particolarmente importanti o sentiti per rivalità pregresse.
È quanto accaduto stanotte prima della partita di Copa Sudamericana tra Tigre (il club in cui gioca l'azzurro Mateo Retegui) e San Paolo, gara valida per la prima giornata del girone D della seconda competizione continentale dopo la Libertadores. Siamo all'inizio del torneo, ma questa partita era sottolineata in rosso dai tifosi delle due squadre fin dal sorteggio e non solo per la tradizionale rivalità tra argentini e brasiliani, ma a causa del bollente pregresso tra i due medesimi club per una brutta storia risalente ad oltre 10 anni fa.
L‘edizione del 2012 della stessa Copa Sudamericana vide infatti protagonisti proprio Tigre e San Paolo, e finì malissimo, in una delle pagine più nere del calcio mondiale. Nel match di ritorno in Brasile la formazione argentina si rifiutò di tornare in campo dopo l'intervallo, sul 2-0 per i paulisti dopo lo 0-0 dell'andata, per protesta contro l'aggressione subita negli spogliatoi dello stadio Morumbi. Una vicenda dai contorni mai chiariti, visto che le versioni al riguardo sono diverse e il caso volle che quel giorno le telecamere piazzate nel tunnel che portava agli spogliatoi non funzionassero.
Agli atti restano i volti tumefatti di alcuni giocatori argentini, che accusarono la polizia brasiliana del pestaggio. La partita non riprese più: il secondo tempo non fu giocato e la coppa fu assegnata al San Paolo per il ritiro del Tigre. I cui tifosi non hanno mai dimenticato quello che accadde quella notte e dunque, com'era prevedibile, le ‘barras bravas' del club argentino hanno provato a dare un'accoglienza poco amichevole ai giocatori del San Paolo prima della gara in programma allo stadio José Dellagiovanna di Victoria.
Appostatisi vigliaccamente in attesa del pullman della squadra brasiliana, si sono scatenati al suo arrivo con un fitto lancio di pietre. Ma hanno clamorosamente sbagliato pullman, prendendo di mira il bus del Tigre. La rivelazione di quanto accaduto è stata fatta sul proprio account Instagram dal centrocampista della squadra argentina Agustin Cardozo: in una storia si vede in primo piano un sasso tra le mani e, sullo sfondo, una finestra rotta del pullman.
Il testo che accompagna l'immagine è eloquente: "Fermatevi che siamo noi". Poco dopo il 25enne calciatore del Tigre ha cancellato il post, ma era troppo tardi vista la diffusione virale che ha avuto. A dispetto dell'ambiente caldissimo, il match ha poi visto il successo esterno per 2-0 del San Paolo, in virtù della doppietta del centravanti Erison. Il 28 giugno le due squadre si ritroveranno allo stadio Morumbi per l'ultima partita del girone e c'è da giurare che l'atmosfera non sarà più tranquilla.