I retroscena del colpo milionario in casa Grealish: fregato dal trasloco, la banda era in missione
Il furto avvenuto nella lussuosa villa di Jack Grealish lo scorso 26 dicembre ha sollevato nuovamente il problema della sicurezza di molti calciatori del Regno Unito soggetti a continue infrazioni da parte di ladri che si stanno dimostrando sempre più preparati e privi di scrupoli nel forzare porte e finestre ed entrare in casa. Ulteriori dettagli sulla rapina con scasso nella casa del nazionale inglese hanno fatto emergere l'enorme rischio che ha subito la compagna di Grealish, Sasha Attwood presente in casa insieme ad una decina di amici e parenti.
Ulteriori approfondimenti che la polizia sta svolgendo in questi giorni sono stati resi pubblici e altre indiscrezioni sono arrivate alla stampa da fonti vicine agli investigatori, relativamente al furto in casa Grealish che ha fruttato un bottino da oltre 1 milione di euro. Durante la rapina, in casa ci sarebbero state almeno 10 persone, tra cui Sasha la compagna del giocatore, i suoi genitori, due sorelle e il fratello.
Jack Grealish ha provato nelle scorse ore a metabolizzare la situazione, condividendo una foto e un pensiero su Instagram: "Non riesco a spiegare quanto sono devastato per il furto con scasso" ha scritto riferendosi a quanto accaduto all'interno della sua villa nel Cheshire, saccheggiata da ladri per un valore di 1 milione di sterline da ladri il giorno di Santo Stefano mentre la sua famiglia era all'interno e lui in campo, contro l'Everton dove era stato raggiunto dalla notizia.
Un trauma che va ben oltre alla perdita ingente di valori sottratti dai ladri perché la fidanzata del calciatore, Sasha Attwood, 28 anni, era con la sua famiglia a guardare la partita a casa loro proprio nel momento del furto. Sarebbe stata lei a premere il pulsante antipanico quando i ladri hanno colpito, per poi, insieme alla famiglia di Grealish, essere costretta a correre e nascondersi all'interno della villa, fino al sopraggiungere della polizia che è intervenuta consapevole che la situazione sarebbe anche potuta degenerare in una potenziale rapina con ostaggi.
Malgrado il pronto intervento sul luogo, anche per mezzo di un elicottero, i delinquenti sono riusciti a scappare con gioielli dal valore superiore al milione di euro, il tutto mentre i presenti erano riuniti in salotto davanti alla TV a godersi Manchester City-Everton. Nessuno si è accorto di nulla perché la tenuta è enorme (stimata oltre 5,5 milioni di euro) e i familiari erano riuniti in salotto al piano di sotto in una casa a loro semisconosciuta visto che Grealish si era trasferito poco prima di Natale. Solamente una volta che si sono sentiti abbaiare furiosamente i cani, hanno capito che qualcosa stava succedendo.
Solamente a quel punto, è scattata la paura e Sasha ha schiacciato l'antipanico: "Nessuno è rimasto ferito ma il panico è stato molto forte" hanno rivelato alcune fonti vicine alla polizia. "Tutti sono rimasti terrorizzati capendo di essere improvvisamente vulnerabili". Le indagini sono tuttora in corso e si sospetta di una vera e propria organizzazione criminale che da tempo tiene sotto scacco moltissimi calciatori. Il sospetto reale è che i malviventi avessero ricevuto informazioni precise sul come effettuare la rapina.
Le conseguenze più devastanti a livello psicologico le avrebbe subite proprio Sasha che alcune fonti hanno descritto "devastata da quanto accaduto". Sarebbe rimasta traumatizzata a tal punto da non essere più rimasta sola dal momento del furto, in difficoltà nel metabolizzare l'accaduto quando lei e i suoi familiari erano presenti nella villa che si sarebbe trasformata da casa dei sogni in un luogo dove non vorrebbe più stare perché non si sente al sicuro.
Si sta indagando su una serie di bande organizzate che avrebbero enormi riserve di informazioni sui movimenti e le abitudini dei giocatori, aiutandoli a organizzare i raid. Una tra le teorie al momento maggiormente accreditate è che gli addetti al trasloco fossero stati seguiti durante i giorni in cui Jack si stava trasferendo nella proprietà, qualche settimana prima. In quei giorni molte persone sono entrate e uscite di casa, molto probabile che tra loro vi fossero dei basisti e che forse qualcuno sia riuscito anche a far copia delle chiavi.
In particolare, si potrebbe trattare di una banda sudamericana che ha sede in un'area chiamata il "Triangolo d'Oro" con malviventi professionisti provenienti da Brasile, Messico, Cile e Perù. Gli esperti hanno anche rivelato che probabilmente sarebbero volati in Gran Bretagna appositamente per il raid e potrebbero anche essere già tornati in Sud America. con la refurtiva.