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I rapporti segreti sugli arbitri ricevuti dal Barcellona: erano schedati in dossier di 10 pagine

Lo scandalo del ‘caso Negreira’ tiene banco in Spagna, il club blaugrana è nell’occhio del ciclone per l’indagine sui presunti rapporti opachi con l’ex vice presidente del Comitato Tecnico degli Arbitri.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Barcellona nella bufera per l'indagine sul 'caso Negreira'.
Il Barcellona nella bufera per l'indagine sul ‘caso Negreira'.

Un dossier esaustivo, completo di tutte le valutazioni sugli arbitri. Ogni fascicolo era dettagliato, comprendeva ogni tipo di riflessione sui direttori gara: approccio psicologico, metro di gestione degli episodi, personalità, se erano dal cartellino facile, la percentuale di errori commessi (e di che tipo). C'era (e c'è di tutto) nella documentazione sul ‘caso Negreira' che ha scatenato un ciclone sul Barcellona, col rischio che sia addirittura escluso dalle Coppe.

Per quanto non ci sia modo (ancora) di accertare con sicurezza che i versamenti effettuati dal club catalano all'ex vice presidente del Comitato Tecnico degli Arbitri (José María Enríquez Negreira) abbiano influito sulle designazioni e addirittura sulla possibilità di ottenere in cambio favori risultati degli incontri – è il rapporto dell'Agenzia Tributaria iberica al Fisco -, restano sul tavolo: lo scandalo dei 7.5 milioni di euro incassati dal dirigente; il sospetto che i blaugrana abbiano goduto di un trattamento di favore.

L'esultanza dei calciatori blaugrana dopo il match col Real Madrid.
L'esultanza dei calciatori blaugrana dopo il match col Real Madrid.

C'è un altro particolare della vicenda che lascia molti dubbi in sospeso, domande alle quali le smentite dei catalani non hanno dato risposte sufficienti da spazzare via ogni diffidenza su quanto emerso nelle scorse settimane. Quei pagamenti non risulterebbero dichiarati e quindi indizio di rapporti opachi abbastanza con il comitato arbitrale. Tesi tutta da dimostrare che il Barça ha smentito con forza e per la quale è sotto indagine.

Secondo quanto emerso, il figlio di Negreira, Javier Enríquez, ogni volta che c'era una designazione e un arbitro dirigeva per la prima volta il Barcellona, spediva al club un rapporto su di lui. Ma non si trattava solo di deduzioni personali ma anche di relazioni del Collegio degli arbitri.

In rosso erano annotate le informazioni a cui fare particolare attenzione.
In rosso erano annotate le informazioni a cui fare particolare attenzione.

I documenti trapelati sul ‘modus operandi' del Barcellona sono stati pubblicati dai media spagnoli. In buona sostanza si trattava di un diario di bordo dedicato a ogni direttore di gara, un compendio di tutte le informazioni necessarie per tracciare un profilo degli arbitri, anche di quelli che la squadra avrebbe trovato dinanzi a sé in ambito europeo.

Dieci pagine corredati da foto e da annotazioni ulteriori sugli assistenti del fischietto che veniva passato ai ‘raggi X' a cominciare dal modo in cui si rapportava a calciatori e allenatori fino al considerazioni sul carattere: se ermetico e decisionista oppure più disponibile all scambio di battute, se applicava la regola del vantaggio, l'atteggiamento in caso di azioni da rigore.

Uno dei documenti pubblicati dalla stampa spagnola sulla vicenda.
Uno dei documenti pubblicati dalla stampa spagnola sulla vicenda.

Tutto veniva sottolineato con pennarelli fosforescenti oppure in rosso a seconda dell'importanza e delle criticità emerse. Il Mundo Deportivo cita un esempio e fa riferimento al Mateu Lahoz che, in occasione di un match del Barça con l'Espanyol, viene descritto come uno che "non esiterà a mostrare un secondo cartellino giallo".

Marca fa menzione di un capitolo sui falli ben definiti, commessi o subiti, e in che misura il Barcellona ne avesse beneficiato oppure no. Finito? No. A completare il carteggio c'erano un'altra serie di dati statistici che prendevano in esame una sorta di riepilogo comparativo dell'arbitro tenendo conto di come s'era comportato col Barça e col Real Madrid.

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