I numeri impietosi del Real Madrid, zero tiri in porta contro il PSG in Champions
Il Paris Saint Germain ha battuto 1-0 il Real Madrid nella gara d'andata degli ottavi di finale della Champions League. Un successo pesante, anche se non decisivo (a differenza del 5-0 del City allo Sporting). Il Paris fa festa grazie a un gol di Mbappé che al 93′ ha superato uno strepitoso Courtois, probabilmente il migliore in campo. Il Real al Bernabeu cercherà di ribaltare il risultato, e anche con il sostegno del pubblico avrà la possibilità di qualificarsi per i quarti. Ma per farlo dovrà cercare di tirare verso la porta di Donnarumma, cosa che non ha fatto mai al Parco dei Principi. I numeri dei blancos della fase offensiva sono davvero impietosi.
Il Psg ha vinto il primo round contro il Real Madrid, per gli spagnoli il ko è beffardo. Perché Benzema e soci sono riusciti a mantenere lo 0-0 quasi fino alla fine, con Courtois che aveva neutralizzato anche un calcio di rigore di Messi. In Spagna si discute già della tattica scelta da Ancelotti, che è già sul banco degli imputati. Il Real aveva badato a non prenderle e ce l'aveva quasi fatta a strappare lo 0-0, ma Mbappé ha fatto crollare il castello blancos. Il vero problema della partita del Parco dei Principi è stato la fase offensiva dei blancos che è stata praticamente nulla: nemmeno un tiro in porta.
Zero conclusioni nello specchio della porta. Probabilmente mai era successo al Real Madrid nella sua storia nelle competizioni internazionali. Le statistiche sono nette. Il forte attacco dei blancos è stato praticamente annullato dal Psg. Nessuno tiro verso lo specchio della porta difesa da Donnarumma (contro gli 8 del Paris), e sono solo tre invece i tiri totali del Real Madrid.
Considerando che in attacco i blancos hanno Karim Benzema, uno dei centravanti più forti al mondo, e Vinicius, attaccante del Brasile e che in questi ultimi anni ha fatto uno step clamoroso, c'è davvero da chiedersi come abbia fatto il Real a non impensierire mai il Psg. Per cercare la qualificazione la musica dovrà essere totalmente diversa tra tre settimane quando (il 9 marzo) al Bernabeu si presenteranno Mbappé, Messi e Neymar.