I numeri da incubo dell’Arsenal: mai così male in Premier dal 1974
L'Arsenal è sempre più in crisi. Fa specie vedere i Gunners in questa attuale posizione di classifica in Premier League. Il 2-1 subito contro l'Everton, che fa volare la squadra di Carlo Ancelotti, fa invece sprofondare sempre più nei bassofondi della classifica la squadra di Arteta. Non è bastato infatti il gol di Nicolas Pepé su rigore che ha riportato la sfida in parità. Ma alla fine a nulla è servita la marcatura del giovane talento dei Gunners per evitare il ko ai Gunners. Una Premier League partita anche bene per l'Arsenal prima di finire in un vortice di sconfitte e pareggi che l'hanno vista relegata nelle zone basse della classifica.
Il successo manca dallo scorso 1 novembre nella sfida contro il Manchester United vinta 1-0 all'Old Trafford. Da quel momento in poi, la squadra di Arteta, ha raccolto solo 2 punti nelle ultime 7 partite. Un inizio così non si vedeva dalla stagione 1974/1975 quando i londinesi terminano il campionato al sedicesimo posto. A questo punto inizia ad essere a serio rischio la panchina di Arteta che sembra essere davvero molto vicino all'esonero.
I numeri da incubo dell'Arsenal in Premier League
Attualmente l'Arsenal ha conquistato solo quattordici punti in quattordici partite e questa rappresenta la peggiore partenza dell’Arsenal in campionato dalla stagione 1974-75, annata nella quale i Gunnersa terminarono il campionato al sedicesimo posto. Oggi i Gunners sono quindicesimi con 14 punti a sole +4 lunghezze dalla zona retrocessione. Numeri assolutamente negativi per una squadra che ha comunque superato la fase a gironi di Europa League e si appresta a giocare i sedicesimi nel big match contro il Benfica.
Strano come una squadra che può contare sul talento di calciatori del calibro di Aubameyang e Lacazette, si possa trovare in questa difficile situazione di classifica. Ma così male dal dopo Wenger che fu quasi cacciato dal popolo Gunners. Oggi anche Arteta sembra essere appeso a un filo e lo testimoniano, non solo i punti in classifica, ma anche i soli 12 gol in 14 partite. Una nobile decaduta che ha tutto le carte in regola però per rialzare la testa.