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I messaggi di Allegri alla Juve: dallo studio di Sky assist ad Agnelli

Massimiliano Allegri è tornato a parlare dopo un lungo periodo di silenzio. Il tecnico livornese si è soffermato a lungo sulla Juventus: non solo quella del passato, ma anche quella del presente e quella del futuro. “Bisogna ricostruire l’anima della squadra”. Parole che suonano come messaggi In vista del rientro in panchina a giugno.
A cura di Redazione Sport
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"In questo periodo ho fatto delle riflessioni e penso che per il calcio italiano dobbiamo rimboccarci tutte le maniche". È la frase che meglio di tutte riassume la voglia che ha Massimiliano Allegri di tornare in panchina, tra le tante che ha lasciato in dote nella lunga ospitata al Club di Sky, nel post-partita di Roma-Napoli. Più di un'ora e mezza nella quale il tecnico livornese ha tenuto banco parlando della sua visione del calcio, dell'esperienza alla Juventus, di tutte le certezze maturate nell'ultimo anno e mezzo passato ad osservare e non ad allenare. Periodo sabbatico che si augura possa finire presto. "A giugno",  ha fatto capire senza troppi giri di parole. Senza sbilanciarsi sul dove. Eppure qualche messaggio l'ha lanciato, quando si è parlato di Juve.

Sono state tante le domande poste ad Allegri sulla Juventus. Sul passato, sul presente e sul futuro. Sulla sua Juve e su quella di Andrea Pirlo, mai sulla graticola come dopo la sconfitta con il Benevento. Allegri si è accostato alle tematiche bianconere con rispetto del suo ex giocatore ("Andrea sta facendo un buon lavoro") ma non si è sottratto nel momento della domanda più attesa, quella sul ritorno a Torino: "Non so, adesso è impossibile dirlo". Parole interlocutorie che assumono comunque contorni diversi rispetto ad una netta chiusura e lasciano aperto ogni scenario.

Anche perché Allegri si illumina quando parla di Juventus. "Cinque anni in cui sono stato benissimo, per certi versi irripetibili, chiusi in modo naturale", secondo le sue stesse parole. Separazione che non ha lasciato scorie: "Con il presidente Agnelli sono rimasto in ottimi e rapporti e sono molto legato alla Juventus a livello personale". Anche per questo ha continuato a seguirla con attenzione e si è fatto un'idea del momento storico che sta attraversando la Vecchia Signora.

"Per me la Juventus ha lavorato bene, sta lottando per entrare nei primi quattro posti che valgono la Champions, è in finale di Coppa Italia, ha vinto una Supercoppa. Tutte le squadre sono passate da momenti belli a momenti meno belli. Il centrocampo è stato cambiato in blocco, Barzagli non c'è più, Chiellini gioca meno: bisogna ricostruire l'anima della squadra. E serve calma per farlo perché i calciatori non sono macchine".

Allegri ha parlato tanto di Juventus, ne ha parlato bene e ne ha affrontato i problemi. Lasciando intendere di avere anche una sua idea su come risolverli. In diretta TV, pubblicamente. Quasi fosse un avviso ai naviganti. Allegri ha voglia di tornare in panchina e ha voglia di una grande sfida. Come potrebbe essere quella di riportare in alto la Juventus con margine di errore pari a zero: "Perché alla Juve c'è solo una cosa da fare, alla Juve devi vincere". Allegri lo sa bene.

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