I Maneskin vincono Sanremo 2021 nel Festival di Ibrahimovic: la ‘rivincita’ del romanista Damiano
I Maneskin vincono il 71° Festival di Sanremo con la canzone "Zitti e buoni" superando grazie al televoto il duo composto da Francesca Michielin e Fedez (giudice di X Factor nell'edizione 2017 che li vide chiudere al secondo posto) ed Ermal Meta, scivolato in terza posizione dopo aver dominato la graduatoria sin dalla prima serata. Se dal punto di vista musicale si tratta di una rivincita del rock sugli altri generi musicali, da quello calcistico la vittoria dei Maneskin sembra essere la rivincita della Roma sull'Inter del post-calciopoli. Già perché il successo della band capitolina arriva in quello che per certi versi è stato, e doveva essere, il Festival di Zlatan Ibrahimovic che dal 2006 al 2009 fu il centravanti della formazione nerazzurra che per tre anni vinse lo scudetto relegando la formazione giallorossa al secondo posto.
Il frontman dei Maneskin Damiano David infatti non ha mai nascosto di essere un tifoso della Roma e di avere come idolo assoluto Francesco Totti, leggenda della squadra giallorossa. Una passione per la formazione capitolina venuta fuori già nella loro prima esperienza nel mainstream.
Subito dopo la finale di X Factor 2017 nella quale sono stati battuti, un po' a sorpresa, da Lorenzo Licitra, infatti il cantante della band giunta in seconda posizione aveva commentato: "Siamo arrivati secondi, embè? Pure la Roma arriva sempre seconda, ‘ndo sta il problema?" facendo riferimento proprio al periodo tra il 2006 e il 2008 quando la Roma di Luciano Spalletti chiuse per tre anni consecutivi la Serie A con la piazza d'onore alle spalle dell'Inter di Roberto Mancini che aveva come bomber e uomo simbolo proprio quello Zlatan Ibrahimovic che di questa edizione del Festival di Sanremo doveva essere l'uomo di punta, colui che doveva prendersi tutta la scena. Scena che invece, nella serata finale, si sono presi i Maneskin di Damiano. Il tutto un po' suona come una piccola rivincita per quelle delusioni rifilate dall'attaccante svedese a quel piccolo tifoso romanista di 7-8-9 anni: almeno sul palco Roma mette dietro Ibra.