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I malumori dell’ultima Roma di Mourinho: l’insofferenza di Lukaku in campo contro il Milan

L’esperienza di Mourinho alla Roma è terminata dopo la sconfitta di San Siro contro il Milan, una partita in cui i giallorossi sono apparsi disorientati e nervosi: l’emblema dei giallorossi è l’atteggiamento di Lukaku.
A cura di Ada Cotugno
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Il sipario sull'avventura di José Mourinho alla Roma è stato calato a San Siro, uno stadio che per lui ha un valore fortemente simbolico. Lì ha festeggiato il triplete con l'Inter, uno dei traguardi più belli della sua intera carriera, e proprio lì dalla tribuna da squalificato ha assistito da lontano alla sconfitta della sua squadra. L'ultima Roma di Mourinho è apparsa disorientata e nervosa contro un Milan che da subito ha capito cosa fare per assicurarsi una vittoria fondamentale per la corsa alla Champions League.

L'emblema di tutte le difficoltà dei giallorossi è Romelu Lukaku, rimasto quasi invisibile per tutta la partita. Le telecamere di DAZN lo hanno seguito nello speciale di BordoCam: fin dal primo momento il belga, uno dei grandi alfieri dello Special One in questa stagione, è stato lasciato completamente solo dal resto dei compagni di squadra che poche volte lo hanno servito e quasi mai nel modo che riteneva opportuno.

Lukaku si lamenta con Cristante perché non è servito abbastanza
Lukaku si lamenta con Cristante perché non è servito abbastanza

La prima lamentela arriva verso Mancini poco dopo il vantaggio dei rossoneri. L'attaccante sbuffa per non essere stato servito in profondità, ma dalle retrovie a grandi gesti viene accusato di essere troppo isolato fra i due centrali del Milan che per tutto il primo tempo riescono a gestirlo senza troppi problemi. Poi si sbraccia verso Spinazzola, al quale si avvicina anche per parlare: vuole essere cercato dai suoi compagni per provare a ritagliarsi uno spazio, ma i palloni buoni scarseggiano ad arrivare.

Lukaku si rivolge alla panchina, è chiuso da due difensori
Lukaku si rivolge alla panchina, è chiuso da due difensori

L'ultimo sulla lista delle recriminazioni è Cristante, accusato di aver ceduto a Celik un pallone d'oro, il migliore di tutta la prima parte della partita. Poi si rivolge alla panchina per ribadire ancora una volta di essere stato lasciato da solo in mezzo a due difensori avversari, impossibilitato a creare occasioni.

Mourinho prova a cambiare qualcosa nel secondo tempo, dando alla Roma uno slancio diverso ma i segnali di grande nervosismo perdurano. Sul gol di Giroud nella ripresa Pellegrini e Cristante protestano duramente con l'arbitro, cercando di richiamare l'attenzione su un fallo di Pulisic che avrebbe annullato la rete. L'occasione della grande svolta arriva con il calcio di rigore, ma a sorpresa a occuparsene non è Lukaku.

Il belga cerca con lo sguardo Paredes, come dimostrano le immagini di DAZN, e con un solo cenno gli fa capire che avrebbe lasciato a lui l'onere. L'argentino segna, i giallorossi rientrano in partita anche grazie ai cambi che danno una spinta in più, ma alla fine alzano bandiera bianca dopo il go di Theo Hernandez. È la rete che mette fine all'avventura in panchina di Mourinho, costretto a vivere l'ultima partita della Roma dalla tribuna con uno sguardo che già preannunciava temporali all'orizzonte.

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