I giovani della Juventus come tanti piccoli Montero: “Determinati, pragmatici e aggressivi”
Il ritorno alla Juventus per Paolo Montero è stato il coronamento di un sogno ad occhi aperti: l'ex difensore uruguaiano ha sposato nuovamente la causa bianconera accettando il ruolo di allenatore dell'Under 19, per insegnare ai più giovani cosa significhi vestire quella maglia che per lui è stata una seconda pelle tra il 1996 e il 2005, contribuendo a vincere sia in Italia che in Europa.
Un compito delicatissimo, che Montero affronterà in simbiosi totale con i suoi colleghi dell'Under 23 e della prima squadra, Massimo Brambilla e Max Allegri, per creare quella simbiosi che permetta nella maniera più fluida possibile eventuali ascese di giovani talenti tra i grandi, coltivando le medesime idee tattiche e tecniche. Con un quid in più: Paolo Montero ha già intenzione di trasmettere la propria mentalità e quel temperamento che in campo lo ha spesso contraddistinto, fatto di aggressività e determinazione.
Un difensore "cattivo" per gli avversari, completamente rivolto alla causa della squadra per i propri tifosi. Così, Paolo Montero ha costruito il proprio ‘mito' alla Juventus, la squadra in cui ha giocato (e vinto) di più, come ama ricordare lo stesso ex difensore, oggi 50enne e in piena ascesa anche in panchina. Il rientro alla Casa Madre significa il riconoscimento delle proprie qualità che riverserà sui più giovani: "Mi piacciono le squadre aggressive, corte, dinamiche, con transizioni veloci" ha subito anticipato all'indomani dell'ufficialità del suo ritorno in bianconero. "Bisognerà capire le differenti situazioni e quando si può giocare e quando no. Bisogna imparare a essere pragmatici, determinati e concreti. Conterà il campo".
Fatti che Montero nel suo decennio alla Juventus ha fatto parlare con le vittorie (quattro Scudetti, tre Supercoppe, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa UEFA e un Intertoto) e sul campo (186 presenze e un gol). A volte eccedendo (16 cartellini rossi rappresentano ancora oggi un record in Serie A) nel mostrare tutto il proprio carisma, ciò che Montero ha spesso definito semplice "furbizia tutta latina". E così dovranno essere i suoi ragazzi: "Inculcherò loro le mie idee, io vedo il calcio come sacrificio. Non ci saranno scuse, ma conteranno solo i fatti". Gli avversari pari età sono avvisati.