I giochi mentali di Bellingham sul rigore di Saka contro il Real Madrid, fa sempre la stessa cosa

Jude Bellingham lo ha fatto di nuovo ma i giochi mentali messi in atto nella partita contro l'Arsenal non sono bastati per rimettere in corsa il Real Madrid, eliminato ai quarti di Champions. L'inglese ha messo in atto la stessa pratica per influenzare il rigorista avversario: fu così con Harry Kane un anno fa (ma il connazionale del Bayern non fallì dal dischetto), s'è ripetuto anche mercoledì sera in occasione del penalty concesso ai Gunners nel primo tempo.
Bellingham sussurra qualcosa a Saka poco prima del rigore
La tecnica di disturbo è identica: il giocatore dei blancos individua chi è che s'è incaricato della battuta, lo punta e lo avvicina, tenta di mettergli pressione e distrarlo sussurrando qualcosa al suo orecchio. Saka, connazionale e compagno di squadra nella selezione dei Tre Leoni, ha già capito: sa bene cosa fa Bellingham e quasi gli sorride quando lo vede. A un certo punto si volta e lo trova alle spalle, gli sta per dire qualcosa. Passano ancora pochi attimi poi l'attaccante dell'Arsenal fa la scelta sbagliata: ingannare Courtois calciando uno strano pallonetto, la cui traiettoria viene intercettata dal portiere belga.

La reazione scomposta di Carvajal nei confronti dell'attaccante dei Gunners
Che sia stata colpa di Bellingham? Difficile dirlo… fatto sta che per quella modalità di rigore Saka ha quasi rischiato di arrivare alle mani con Carvajal che, nell'intervallo, lo ha affrontato in campo scendendo sul rettangolo verde. Il motivo? Rimproverarlo per essere stato così sfrontato. La questione non finirà lì: nella ripresa Saka gli renderà pan per focaccia prima segnando la rete del momentaneo vantaggio poi esultando con il dito davanti alla bocca. Una mimica chiara, come a dire di tacere, che ne richiama un'altra simile del passato risalente a Thierry Henry ai tempi dell'Arsenal.
Jude fa sempre la stessa cosa, provò a distrarre anche Kane
Non è la prima volta che Bellingham viene sorpreso ad adottare espedienti tali da spezzare la concentrazione degli avversari, in particolare coloro che si presentano all'altezza degli undici metri. Nella scorsa edizione, durante una semifinale contro il Bayern Monaco, andò a infastidire Harry Kane mentre aspettava di calciare un rigore. "Non so cosa stesse dicendo. L'ho visto lì che borbottava qualcosa – le parole dell'attaccante -. Dovrei chiedergli cosa ha detto esattamente. Perché quando sono in situazioni di quel tipo, sono completamente concentrato e cerco di astrarmi da tutto. Sono sicuro che stesse dicendo qualcosa per cercare di crearmi qualche problema, ma per fortuna per me è andata bene".