I giocatori no vax dell’Hertha Berlino devono pagarsi i tamponi: il club tedesco cambia strategia
L'Hertha Berlino ha deciso: i calciatori no vax si pagheranno i tamponi. Il club tedesco è seriamente impegnato nella lotta contro coloro che rifiutano la vaccinazione contro il Coronavirus e nelle scorse ore è arrivata la decisione che in futuro tutti i tesserati non vaccinati appartenenti al club dovranno pagare di tasca propria i test per il Covid-19. Si tratta degli ormai noti a tutti test PCR che costano circa 70 euro e, secondo le normative DFL, vanno eseguiti due volte a settimana: l'Hertha, come ogni club, è tenuto a testare sei volte al mese tutti i suoi tesserati e la scelta di coloro che non si sono vaccinati costa al club oltre 1.600 euro al mese. Fino a poco tempo la società si era ‘accollata' le spese di tutti ma adesso ha deciso che chi ha intrapreso un determinato percorso sanitario ne pagherà le conseguenze.
L'ex calciatore e attuale proprietario dell'Hertha, Fredi Bobic, ha parlato a BZ della situazione all'interno dellasua società in questi termini: “Abbiamo un tasso di vaccinazione di oltre il 90%. E questo senza alcun tipo di coercizione, ma per convinzione". Per gli altri, però, il club della capitale tedesca non è più disposto a pagare i test ed è arrivata questa scelta che permetterebbe al club di non spendere 420 a settimana per ogni calciatore non vaccinato. Le informazioni sull'Hertha riguardano la squadra professionistica (27 giocatori), lo staff tecnico e tutti coloro che ruotano intorno alla squadra: un totale di circa 40 persone.
Molti professionisti non hanno ancora provveduto a vaccinarsi ma secondo le informazioni raccolte dal quotidiano tedesco BILD il tasso di vaccinazione in Bundesliga dovrebbe aggirarsi intorno all'82% per i giocatori mentre quello tra gli staff tecnico è ancora più alto. Un segnale importante. Intanto in Germania molti club stanno discutendo sulla possibilità di vietare l’accesso allo stadio a chi non è vaccinato oppure è guarito di recente dal Covid-19.