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I giocatori del Napoli hanno provato a opporsi al ritiro punitivo: De Laurentiis non cambia idea

Tra Aurelio De Laurentiis e Giovanni di Lorenzo c’è stato un colloquio pacifico sul ritiro: i giocatori del Napoli avrebbero voluto posticiparlo, ma è stato il presidente azzurro a spuntarla.
A cura di Ada Cotugno
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Per Aurelio De Laurentiis non c'è stata soluzione migliore del ritiro per provare a raddrizzare la situazione del Napoli. Dopo l'allenamento di ieri pomeriggio a Castelvolturno i giocatori non sono rientrati nelle proprie abitazioni, ma sono rimasti al centro sportivo pronti per partire verso l'albergo che li ospiterà per i prossimi giorni nonostante qualche malumore presentato al patron.

Già dopo la sconfitta contro il Torino si era paventata l'idea del ritiro punitivo per provare a riprendere in mano tutta la squadra, sbandata dopo alcuni risultati pessimi che l'hanno catapultata al nono poso in classifica. Il provvedimento è slittato di un paio di giorni a causa delle esigenze logistiche, ma alla prima occasione utile il presidente azzurro non ci ha pensato due volte prima di chiudere le porte alle spalle della sua rosa per sistemare i problemi che tormentano il club in questa stagione.

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Da parte del Napoli c'era la volontà di aspettare ancora prima di cominciare la full immersion: il capitano Giovanni Di Lorenzo ha provato a parlare con il presidente, a spiegargli gli umori e le sensazioni dei suoi compagni senza mancargli di rispetto o alzare i toni della conversazione. Tra i due c'è stato un incontro pacifico, come riporta il Corriere della Sera, ma alla fine è stato De Laurentiis a spuntarla con l'idea del ritiro immediato, nata mentre si trova in Spagna per motivi personali.

All'orizzonte c'è la partita di campionato contro la Salernitana e poi la partenza per l'Arabia Saudita dove fra dieci giorni si giocheranno le Final Four della Supercoppa Italiana, l'occasione per gli azzurri di mettere già un trofeo in bacheca. Il ritiro punitivo servirà per ricompattare la squadra in vista dei due grandi impegni ai quali è chiamata: la necessità è quella di sistemare le grandi lacune emerse nelle ultime partire e ritrovare l'unità necessaria per affrontare con serenità la seconda parte di una stagione difficile.

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Anche Walter Mazzarri e il direttore sportivo Meluso, l'unico a poter parlare dopo il disastro di Torino, si sono stretti al Napoli in questo momento dove tutto è congelato. L'allenatore è stato confermato sulla panchina e per adesso non si vedono nuovi scossoni in vista: l'intento è quello di superare il momento di crisi e ripianare il più possibile la situazione dopo gli errori commessi.

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