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I figli di Eriksson raccontano come ha vissuto gli ultimi mesi in vita: “È stato indimenticabile”

Dopo la morte del padre, i figli di Sven-Goran Eriksson hanno raccontato il modo in cui l’ex allenatore ha vissuto i suoi ultimi mesi di vita sapendo che sarebbe morto a breve termine a causa del tumore ormai allo stadio terminale.
A cura di Michele Mazzeo
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Per quanto fosse attesa dopo l'annuncio del tumore al pancreas ormai allo stadio terminale, la notizia della morte di Sven-Goran Eriksson all'età di 76 anni ha comunque destato grande tristezza nel mondo del calcio che ha perso uno degli allenatori più bravi e signorili (sia nelle vittorie che nelle sconfitte) che siano mai esistiti. Ma soprattutto ha perso un maestro di vita che, anche e soprattuto con il suo modo di affrontare la certezza di morire a breve termine , ha impartito una grande lezione al mondo di cui il suo emozionante messaggio d'addio a questa vita (declamato nel documentario su di lui in uscita su Amazon Prime) è stato la sintesi perfetta.

Dopo la scoperta della malattia ormai incurabile infatti lo svedese che in Serie A ha allenato Sampdoria, Fiorentina, Roma e Lazio (con cui ha vinto lo scudetto nel 2000) ha portato la sua positività facendo visita a tutti i club che ha guidato nel corso della sua carriera (non solo in Italia) e ha anche realizzato il suo sogno di allenare il Liverpool nell'amichevole contro l'Ajax in cui i tifosi dei Reds gli hanno riservato un'accoglienza da brividi.

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Ultimi mesi di vita che, subito dopo la sua morte, sono stati raccontati dai figli Lina e Johan (avuti dal matrimonio con l'ex moglie Ann-Christine Pettersson) che hanno rivelato quale sia stata la reazione del padre ai tributi ricevuti dal mondo del calcio quando era ancora in vita.

"Papà ci ha detto all'inizio di quest'anno della sua grave malattia e ha ricevuto una risposta incredibile da amici e tifosi nel mondo del calcio in tutta Europa. È stato invitato da diverse squadre di calcio in Inghilterra, Italia, Portogallo e Svezia. Hanno condiviso il loro amore per il calcio e per papà. È stato indimenticabile sia per lui che per noi – si legge infatti nel messaggio diramato da Lina e Johan Eriksson diramato dopo la dipartita del padre –.

Ha espresso il suo apprezzamento e la sua gioia e ci ha detto che parole così belle di solito vengono pronunciate solo quando qualcuno muore. ‘Riesco ad ascoltarle quando sono ancora vivo e ne sono incredibilmente grato. Il cuore batte all'impazzata e mi viene da piangere. Ho avuto il miglior lavoro del mondo e sono stato felice ogni giorno per lunghi periodi. È stato fantastico', ci ha detto – prosegue poi la nota che riporta dunque anche le parole con cui Sven-Goran Eriksson ha commentato con i figli ciò che stava vivendo negli ultimi mesi di vita –.

I figli di Sven-Goran Eriksson, Lina e Johan
I figli di Sven-Goran Eriksson, Lina e Johan

Abbiamo condiviso la sua gratitudine e abbiamo potuto vivere gli incontri meravigliosi tra lui, il calcio e tutti i suoi amici. Ringraziamo tutti per questi ricordi positivi e per il vostro supporto durante la sua malattia. Ci auguriamo che ricorderete Svennis come la persona buona e positiva che è sempre stato sia in pubblico che a casa con noi" chiosa quindi il toccante messaggio dei figli di Sven-Goran Eriksson che svelano con quale spirito il padre abbia affrontato gli ultimi mesi di vita sapendo che il suo tempo su questa terra stava ormai per scadere.

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