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I due volti di Cristiano Ronaldo, un giocatore diverso alla Juve: “Un leader egoista…”

Cristiano Ronaldo ha lasciato la Juventus l’estate scorsa. Durante il suo periodo in bianconero il portoghese si è però mostrato diverso rispetto al Real ma con una piccola differenza: “Ho incontrato due Cristiano…”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Cristiano Ronaldo ha lasciato la Juventus al termine della prima giornata di campionato giocata dai bianconeri contro l'Udinese alla Dacia Arena. Il portoghese ha lasciato la squadra di Allegri dopo il 2-2 in Friuli lasciando la Vecchia Signora priva del suo bomber da 30 gol stagionali. Un inizio in salita per la Juve che ha dovuto sopperire alla sua assenza in attacco con Morata, Dybala e Kean prima dell'acquisto di Vlahovic nel mercato di gennaio. L'addio del portoghese ha sorpreso tutti e soprattutto in tanti si sono chiesti quale fosse il suo reale rapporto con il resto dello spogliatoio, specie alla presenze di giocatori d'esperienza come Bonucci e Chiellini.

La loro leadership non è mai stata messa in discussione ma il fatto che Cristiano Ronaldo potesse giocare un po' per sé stesso c'è sempre stata. In un'intervista rilasciata a ESPN, Sami Khedira, ex centrocampista dei bianconeri che ha condiviso lo spogliatoio con il portoghese sia al Real Madrid che con la stessa Juventus, ha raccontato alcune impressioni sull'esperienza del giocatore sia in Spagna che in Italia. Il tedesco ha raccontato di aver trovato un giocatore cambiato durante la sua militanza nei due prestigiosi club.

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"Ho incontrato due Cristiano – ha detto Khedira – Il primo è stato al Real Madrid. Era un po' giovane, anche un po' più insicuro ed egoista. Non egoista in senso negativo, proprio come sono i giovani attaccanti". L'ex centrocampista tedesco spiega: "Dovevamo trovare la sua personalità". Khedira racconta poi la sua esperienza con Cristiano Ronaldo alla Juventus facendo capire di essere rimasto sorpreso dal suo atteggiamento: "Il secondo Cristiano, dopo il trasferimento alla Juventus era molto più un leader ma ancora egoista, in maniera naturale, in campo era sempre concentrato e altrettanto intenso – spiega –  Non fraintendetemi, al Real faceva parte della squadra ma, a Torino, era un po’ più maturo”.

Oggi Cristiano Ronaldo gioca nel Manchester United di Ralf Rangnick che è una sorta di visionario tattico che si è fatto un nome in una generazione di allenatori con uno stile ben distinto. Ma ora che sta lavorando con Cristiano Ronaldo al Manchester United, è lui che ha dovuto adattarsi al giocatore, piuttosto che adattare la stella portoghese nel suo sistema di gioco. "Sarò onesto, se hai Cristiano o Messi o Neymar nella tua squadra, la maggior parte delle volte difendi con 10 uomini perché hanno bisogno di un po' di tempo per riposare e non sono difensori" ha concluso Khedira.

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