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I dubbi di Conte sul futuro al Tottenham e sul suo inglese: “Devo studiare di più, non mi capiscono”

Antonio Conte, nella conferenza stampa alla vigilia della trasferta col Crystal Palace, ha parlato del suo futuro col Tottenham e del contratto in scadenza.
A cura di Vito Lamorte
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Non è iniziato bene il 2023 per Antonio Conte e il Tottenham. Il tecnico italiano ha perso la prima partita del nuovo anno in casa contro l'Aston Villa e ora si appresta ad affrontare il Crystal Palace in trasferta per mettersi alle spalle gli ultimi risultati negativi e riprendere la marcia per i primi quattro posti in Premier League. 

Gli Spurs sono reduci da due sole vittorie nelle ultime cinque gare e dalla ripresa non hanno ancora trovato i 3 punti: per questo motivo Conte ha voluto ribadire quali siano i veri obiettivi del club in questa stagione e ha voluto tenere un po' con i piedi per terra un ambiente che sognava in grande dopo l'ottimo percorso dello scorso anno.

Il manager del Tottenham nella conferenza stampa alla vigilia della trasferta col Crystal Palace è parso più combattivo rispetto alla grande amarezza di Capodanno ma nelle ultime ore si è parlato tanto del suo contratto, che scadrà a fine stagione e non p stato ancora rinnovato: "Questo è un problema tra me e la dirigenza. C’è un progetto e io l’ho firmato per cercare di costruire col club qualcosa. Poi nel percorso possono accadere mille cose”.

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Dopo la sconfitta contro l'Aston Villa è finito nel mirino di diversi commentatori inglesi, che lo avevano accusato di scaricare le colpe su altri quando le cose non vanno bene e hanno acceso dei dubbi sul suo futuro oltre la Manica. Proprio in merito a queste voci Conte ha mostrato una certa insofferenza: “Dico sempre che sono felice qui. Lo dico dall’inizio, è difficile per me ripetere ogni volta la stessa cosa. Ho un buon rapporto con tutto l’ambiente. C’è un progetto e io ricordo sempre quale è”.

Oltre ad insinuare dubbi sulla sua permanenza a Londra, il tecnico italiano ha parlato anche del suo inglese e delle difficoltà nel farsi comprendere: "Devo studiare di più l’inglese, a volte torno a casa e me ne rendo conto. Non riesco a farmi capire bene”.

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