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I dirigenti della Juventus donano ferie per evitare la cassa integrazione ai dipendenti

La difficile situazione economica creatasi a conseguenza della pandemia di Coronavirus, ha portato anche la Juventus a dover fare i conti con la recessione. E’ per questo che oggi il club della famiglia Agnelli ha emesso una nota ufficiale denominata “Banca Ferie Solidali”, inziativa che permetterà a parte del personale di non finire in cassa integrazione.
A cura di Alessio Pediglieri
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La recessione economica che non accenna a calare in queste settimane di ritorno della pandemia e della diffusione dei contagi di coronavirus non cessa di colpire anche il mondo dello sport e del calcio in particolare. Non lasciando prigionieri: anche le società storicamente più virtuose nei bilanci e nella gestione delle risorse si stanno infatti ritrovando in serie difficoltà economica. Tra queste, c'è la Juventus, uno dei club di Serie A che per primo ha aperto la strada ad investimenti ben precisi atti a migliorare e ottimizzare le entrate, come con lo stadio di proprietà.

Purtroppo, anche la società guidata dalla famiglia Agnelli si sta ritrovando in una situazione più che difficile. Specchio di una realtà complicata con il club più titolato, e vincente degli ultimi dieci anni in Italia, messo alle strette dall'ultima stagione in cui i ricavi si sono prepotentemente abbassati per la mancanza di entrate da stadio e dagli investitori. Mentre sul fronte spese tutto è rimasto pressocchè invariato, consolidando in negativo il rosso di bilancio a 89,7 milioni di euro per l'esercizio 2019/2020. Ed è per questo che oggi il club ha deciso di comunicare una nuova scelta ben precisa, anche in questo caso, la prima in Italia tra i club di massima serie.

Il comunicato ufficiale per la Banca Ferie Solidali

Con un comunicato ufficiale apparso sul proprio sito e sugli account social, la Juventus ha varato l'iniziativa denominata "Banca Ferie Solidali", che permetterà ai dipendenti di non finire in cassa integrazione, garantendo loro gli emolumenti anche in questi mesi difficili: "Le recenti normative hanno sospeso l’attività dei punti vendita di Milano e Torino, rendendo di fatto impossibile l’attività lavorativa per alcuni dipendenti di Juventus Football Club" si legge nella nota del club bianconero. "Per evitare il ricorso alla cassa integrazione e garantire a tutto il personale coinvolto da tali misure la piena retribuzione, tutti i dirigenti della Società hanno deciso di donare una parte cospicua delle proprie ferie residue. Si tratta di una soluzione innovativa, denominata ‘Banca Ferie Solidali' che permette al momento, in virtù di uno spirito di solidarietà tra categorie, di evitare il ricorso ai tradizionali ammortizzatori sociali, più penalizzanti per il reddito dei lavoratori"

  

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