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I dipendenti del Manchester United ricevono un’email, è la proprietà: “Una settimana per decidere”

Brutta sorpresa per tutti i dipendenti del Manchester United, che martedì hanno ricevuto un’email della proprietà che li ha gelati: sono stati invitati a “dimettersi volontariamente”. Il nuovo comproprietario del club, Jim Ratcliff, vuole operare “tagli selvaggi”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Tira una brutta aria al Manchester United, e non solo per Erik ten Hag, che è tutt'altro che certo di restare sulla panchina dei Red Devils nella prossima stagione. La vittoria della FA Cup contro i cugini del City ha ridato un po' di speranza al tecnico olandese, ma l'ipotesi di un avvicendamento è ancora la più probabile. A tirare le redini della vicenda in questo momento è Jim Ratcliff, comproprietario dallo scorso dicembre del club mancuniano a fronte di un investimento mostruoso per il solo 27%: ben 1,5 miliardi di euro, ovvero la cifra più alta mai pagata per una quota di minoranza di un club di calcio. Il ricchissimo boss della Ineos adesso è intenzionato anche a tagliare pesantemente le spese di gestione dello United, a cominciare dal personale non calcistico, ovvero i dipendenti.

"Tagli selvaggi" al Manchester United

"Tagli selvaggi" e "mossa drammatica" sono le espressioni usate dal Daily Mail nel dare notizia dell'email dall'impatto emotivo devastante che è arrivata martedì a tutti i dipendenti della società, invitandoli a licenziarsi. Comprensibile che l'umore nella sede del club sia crollato appena quattro giorni dopo che lo United aveva festeggiato il trionfo in Coppa d'Inghilterra a Wembley sul City.

Il trionfo del Manchester United in FA Cup a Wembley sabato scorso
Il trionfo del Manchester United in FA Cup a Wembley sabato scorso

Ineos ha avviato una campagna di contenimento delle spese da quando Sir Ratcliffe è diventato proprietario del 27,7% dello United, mentre alla Famiglia Glazer resta il 72,3%. L'imprenditore chimico ha incaricato i consulenti di ristrutturazione aziendale di Interpath di esaminare le modalità per ridurre i costi in tutta l'azienda. Si prevede che fino a un quinto dei 1100 dipendenti del club potrebbero accettare l'offerta di andarsene, assecondando la volontà dello United di risparmiare denaro.

I dipendenti invitati a dimettersi

Tutto il personale non calcistico dunque ha ricevuto questa email martedì e gli è stata concessa una settimana per decidere se voler rinunciare al proprio lavoro accettando "dimissioni volontarie". Questo ha confermato i loro timori secondo cui i tagli ai posti di lavoro sarebbero stati inevitabili, timori diffusisi alla vigilia di Natale quando era stata confermata l'acquisizione della minoranza da parte di Ratcliffe.

Jil Ratcliff è proprietario del 27,7% dello United dal dicembre scorso
Jil Ratcliff è proprietario del 27,7% dello United dal dicembre scorso

Ratcliff durissimo con chi lavora ancora in smart

Il capo di Ineos era già stato molto duro con il personale all'inizio di questo mese, ordinando a chiunque ancora lavorasse da casa in smart di tornare immediatamente in ufficio "o cercare un impiego alternativo". Inoltre Ratcliff aveva chiesto che Old Trafford e Carrington fossero tenuti in ordine perché alcune aree erano "una vergogna". I dipendenti erano già scontenti dopo che gli era stato detto che avrebbero ricevuto solo un biglietto ciascuno per la finale di FA Cup e che il club non avrebbe più pagato il viaggio e i pasti, come negli anni precedenti. Tagliare ovunque, questo è il mantra adesso allo United.

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