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I diffidati dell’Italia agli Europei 2021: chi rischia la squalifica

Con l’avanzare dell’Italia alla fase a eliminazione diretta degli Europei, il c.t. Roberto Mancini dovrà prestare attenzione anche alla gestione dei calciatori diffidati, per non rischiare di perdere per squalifica nessuno dei 26 componenti della rosa azzurra per le eventuale semifinale. Dopo le prime quattro partite di Euro 2020, l’Italia ha solo tre calciatori diffidati. Scopriamo cosa dice il regolamento della Uefa per quanto riguarda le squalifiche.
A cura di Valerio Albertini
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Dopo aver sconfitto 2-1 l'Austria, l'Italia continua a sognare. Gli azzurri per arrivare a Wembley, dove si giocheranno le semifinali ed è in programma la finale l'11 luglio devono battere venerdì 2 luglio il Belgio in un'attesissima partita dei quarti di finale. Una partita che vedrà in campo due delle squadre favorite per la vittoria finale, con i Diavoli Rossi che potrebbero non avere tra i titolari gli infortunati Hazard e De Bruyne.

Nella partita dei quarti di finale con il Belgio ci sarà un elemento ulteriore da considerare per l'Italia e cioè i cartellini gialli. Perché dopo i quarti di finale saranno azzerate le diffide. Ciò significa che solo chi verrà espulso nella semifinale salterà la finale, ma significa anche che chi è già diffidato e sarà ammonito in Italia-Belgio non sarà in campo nell'eventuale semifinale. I calciatori diffidati dell'Italia sono solamente tre: un cartellino giallo gli azzurri lo hanno rimediato nella fase a gironi, due invece nell'ottavo con l'Austria.

Cosa dice il regolamento Uefa su diffide e squalifiche

Nel regolamento pensato dalla Uefa per gli Europei, infatti, i giocatori entrano in diffida dopo la prima ammonizione rimediata e, dunque, sono squalificati a seguito del secondo cartellino giallo sventolato loro dal direttore di gara. La regola, però, non vale per tutto il torneo. Vale infatti fino ai quarti di finale.

Diffidati Italia: calciatori a rischio squalifica

Ci sono tre calciatori diffidati tra quelli della Nazionale italiana. Nelle prime due partite contro Turchia e Svizzera, infatti, gli Azzurri sono stati bravi a non rimediare nemmeno un'ammonizione. Anche nel match contro il Galles il trend sembrava ripetersi, fino a quando al 79′ l'arbitro Ovidiu Hategan ha sventolato il cartellino giallo in faccia a Matteo Pessina, autore del gol partita ma in quel momento colpevole di un fallo duro a centrocampo. Al calciatore dell'Atalanta se ne sono aggiunti altri due e cioè Giovanni Di Lorenzo e Niccolò Barella che sono stati ammoniti nella partita con l'Austria. Tutti e tre dunque sono diffidati e in caso dovessero essere ammoniti nella partita che si disputerà con il Belgio venerdì 2 luglio alle ore 21, all'Allianz Arena di Monaco di Baviera, riceverebbero un turno di squalifica.

Come funzionano le squalifiche a Euro 2020

La Uefa, applicando un regolamento già consolidato da tempo, ha deciso di attuare una regola ben precisa per quanto riguarda le diffide e le squalifiche nella fase finale di Euro 2020. A differenza di quanto accaduto nelle qualificazioni, dove un calciatore entrava in diffida dopo il secondo cartellino giallo ricevuto, nella competizione cominciata l'11 giugno è sufficiente una sola ammonizione per essere diffidati, due per essere squalificati. Questa regola, però, vale fino ai quarti di finale compresi. Tra quarti e semifinali è previsto l'azzeramento delle diffide pendenti che consentirà ai calciatori ammoniti in semifinale di non perdere la la finale di Wembley in caso di cartellino giallo. Quindi, in soldoni, se l'Italia passerà il turno e approderà in semifinale vedrà cancellate le diffide di Pessina, Di Lorenzo e Barella, che dovranno stare attenti ad evitare l'ammonizione che gli costerebbe la semifinale.

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