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I dettagli della malattia di Messi: “Circa un nato su quattromila ne è affetto, non è ereditaria”

L’endocrinologo Diego Schwarzstein ha raccontato come ha salvato la carriera di Leo Messi quando era un bambino: “Le iniezioni possono essere effettuate nelle gambe, nell’addome e nel braccio. Leo applicava le dosi da solo sulle gambe e non si lamentava mai”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Stasera Leo Messi guiderà l'Argentina nell'altitudine della Bolivia, nel secondo incontro di qualificazioni mondiali del girone sudamericano dopo aver deciso il primo match contro l'Ecuador con un magistrale calcio di punizione. A dispetto dei 36 anni, il sette volte Pallone d'Oro – e favorito per l'ottavo in virtù del trionfo ai Mondiali in Qatar – sta vivendo un periodo di forma strepitoso, facendo godere non poco i tifosi dell'Inter Miami, che dal suo arrivo (assieme a quelli di Busquets e Jordi Alba) si è trasformata da squadra di livello davvero basso in una formazione competitiva, vincendo il primo trofeo della sua storia.

Se Messi oggi è un campione che resterà per sempre nella storia del calcio, il rosarino deve molto a qualcuno che quando era un bambino gli diede l'aiuto decisivo per superare un grave problema legato alla crescita. Oggi Leo è alto 1,70, una misura che appariva un miraggio intorno ai 10 anni, quando giocava nelle giovanili del Newell's Old Boys e già mostrava di essere qualcuno assolutamente fuori dalla norma.

Leo Messi con la fascia di capitano dell'Argentina contro l'Ecuador
Leo Messi con la fascia di capitano dell'Argentina contro l'Ecuador

"Stai calmo, diventerai più alto di Maradona. Non so se migliorerai, ma diventerai più alto", gli promise Diego Schwarzstein il 31 gennaio 1997, un giorno che non dimenticherà mai. Leo all'epoca aveva nove anni ed era preoccupatissimo dalla sua statura, al punto da temere di non poter giocare a calcio a livello professionistico. Questo fu quello che chiese a Schwarzstein – che in quel momento era l'endocrinologo del Newell's – che lo tranquillizzò. Il dottore avrebbe mantenuto quella promessa.

"Quel giorno era il mio compleanno, ho rivisto la storia medica mille volte. Era il 31 gennaio 1997. Leo aveva praticamente 9 anni e mezzo. Ci sono state diverse consultazioni, diverse visite per arrivare alla diagnosi, perché viene fatta attraverso un algoritmo e in base al risultato di ogni studio si decidono i passi da seguire. E poi è iniziata la cura", ha detto il medico a TN.

Il dottor Diego Schwarzstein, l'endocrinologo che curò i problemi di crescita di Messi
Il dottor Diego Schwarzstein, l'endocrinologo che curò i problemi di crescita di Messi

"Leo venne nel mio studio indirizzato dal Newell's, in quel periodo ero un consulente esterno e quando c'era un problema legato alla mia specialità, i medici del club mi spedivano i ragazzi. Leo era uno di quelli da rivedere nella sua crescita perché era molto bravo, sembrava un giocatore con prospettiva ed era molto piccolo. Volevamo vedere se potevamo aiutarlo. Non è sempre possibile aiutare i bambini a crescere, non esiste una cura per aiutarli a crescere. Ci sono problemi che rendono difficile la crescita e esistono soluzioni a questi problemi. Ma non esiste pillola per essere più alti", ha spiegato Schwarzstein.

"Leo mi disse che quello che voleva era giocare a calcio e l'unica cosa che gli interessava era sapere se sarebbe cresciuto per poter giocare – ha continuato il medico – E io gli ho detto: ‘Stai calmo, diventerai più alto di Maradona, non so se sarai più bravo, ma diventerai più alto'. Maradona era alto 1,67 e le tabelle mi davano che la misura che ci si aspettava da Leo era 1,70. La discussione è finita quando Leo ha vinto la Coppa del Mondo".

Messi con la maglia del Barcellona a 18 anni: avrebbe vinto tutto
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Schwarzstein è poi entrato nei dettagli del trattamento: "Si chiama sostituto. Sostituiamo la carenza di ormone della crescita aggiungendo l'ormone mancante e questo non gli dà alcun vantaggio rispetto al suo ambiente. Normalizza l’ormone in deficit e ne fa avere la stessa quantità di qualsiasi ragazzo accanto a loro. La malattia non è ereditaria e circa un nato su quattromila ne è affetto. Non si può dire quanto si potrebbe essere alti senza il trattamento. Impossibile. Bisogna stimare che possano essere approssimativamente tra i 10 e i 15 centimetri in meno, a seconda del deficit dell'ormone della crescita, che può essere parziale o totale. Le iniezioni possono essere effettuate nelle gambe, nell'addome e nel braccio. Si applica con dispositivi a penna, molto simili all'insulina. Leo applicava le dosi da solo sulle gambe e non si lamentava mai".

Messi ovviamente non ha mai dimenticato cosa ha fatto Schwarzstein per lui e lo ha ripagato con gratitudine e affetto, come rivela un episodio raccontato dal dottore: "Non gli ho mai chiesto nulla. Se ho delle magliette è perché una volta me le ha regalate. Una volta gli dissi che mio figlio sarebbe stato a Barcellona e che gli sarebbe piaciuto andarlo a trovare. Lo accolse e lo fece assistere ad un allenamento della squadra. Mio figlio, che all'epoca aveva 18 anni, raccontò un aneddoto meraviglioso. Andò all'allenamento del Barcellona invitato da Leo e c'erano Pep Guardiola, Xavi, Iniesta, Dani Alves, Victor Valdez e Luis Suárez. Era come essere alla Disney". Chi vuole bene non dimentica.

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