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I cori razzisti dei tifosi costano caro all’Ungheria: stangata da record della Fifa

Mano pesante della Fifa, che punisce la Federazione ungherese per il comportamento razzista di alcuni tifosi durante la partita di qualificazione mondiale contro l’Inghilterra giocata lo scorso 2 settembre a Budapest. Sicuramente a porte chiuse il prossimo match dei magiari contro l’Albania, la gara casalinga successiva sarà senza spettatori solo in caso di altri episodi simili. La sanzione pecuniaria è una delle più pesanti mai comminate ad una federazione dalla Fifa.
A cura di Andrea Lucia
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La decisione del Comitato disciplinare della Fifa era nell'aria e prevede che la prossima partita casalinga dell'Ungheria in una competizione Fifa sia disputata senza spettatori. Il provvedimento per la seconda partita a porte chiuse è sospeso per un periodo di prova di due anni. Al momento quindi la squadra magiara dovrà fare sicuramente a meno del pubblico solamente per il match contro l'Albania previsto per il prossimo 9 ottobre.

Solo se ci saranno altri episodi di razzismo in futuro, allora il provvedimento sarà esteso anche ad una seconda partita. A questo si aggiunge una sanzione pecuniaria di 200.000 franchi svizzeri, una delle più pesanti mai comminate ad una federazione dall’organo che governa il calcio mondiale. "La Fifa assume una chiara posizione di tolleranza zero contro un comportamento così ripugnante nel calcio", si legge nella nota ufficiale. La Fifa ha poi aggiunto di essere "ferma e risoluta nel respingere ogni forma di razzismo e violenza, nonché ogni altra forma di discriminazione o abuso".

I fatti risalgono al 2 settembre, quando alla Puskas Arena di Budapest va in scena Ungheria-Inghilterra, match valido per le qualificazioni ai Mondiali di Qatar 2022. Alcuni giocatori inglesi, tra i quali Raheem Sterling e Jude Bellingham, vengono presi di mira con cori razzisti e ululati e il pubblico si rende protagonista con lancio di oggetti e fuochi d'artificio.

A giugno l'Uefa aveva multato la federazione ungherese e ordinato la chiusura dello stadio per tre partite a causa dello stesso comportamento discriminatorio da parte dei tifosi durante Euro 2020. La sanzione, però, non si applicò per partita contro gli inglesi visto che si trattava di un match sotto il controllo della Fifa. Ecco perchè si era comunque potuto giocare davanti a 60mila persone. Già prima dell'inizio dell'incontro, i tifosi di casa avevano fischiato il gesto dei calciatori della nazionale inglese che si erano inginocchiati in segno di solidarietà verso il movimento "BlackLivesMatter".

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