I compagni di Ronaldo sono scarsissimi: un tiro finisce sulla luna, Cristiano è nauseato
Quando mancano 9 partite alla fine della Saudi Pro League, l'Al Nassr di Cristiano Ronaldo è secondo in classifica dietro l'Al Ittihad, con un solo punto a separare le due formazioni (50 contro 49): saranno loro con ogni probabilità a contendersi il titolo nella volata finale, visto che l'Al Shabab terzo è più attardato. Sabato scorso l'Al Ittihad ha vinto fuori casa per 5-1 e poco dopo l'Al Nassr ha risposto non senza qualche difficoltà, battendo tra le mura amiche l'Abha, compagine di bassa classifica.
Una vittoria sofferta, arrivata in rimonta negli ultimi minuti dopo l'iniziale svantaggio a metà primo tempo. Ci ha pensato Ronaldo a pareggiare i conti al 78′ con una punizione da lunghissima distanza che ha palesato peraltro il livello molto basso del portiere avversario.
Dopo la rete il 38enne bomber portoghese ha fatto ampi gesti verso il pubblico, caricandolo a palla per l'assedio finale, da vero leader quale si sente anche in questa sua declinante avventura di fine carriera. E il successo è arrivato poco prima dello scadere, grazie ad un calcio di rigore che CR7 ha generosamente ceduto al compagno di reparto Talisca, che così può continuare ad inseguire il titolo di capocannoniere del campionato.
È dura per Ronaldo, arrivato a 9 gol in 8 partite giocate, far parte di una squadra il cui livello tecnico è decisamente basso: il campione di Madeira, pur con tutti suoi sforzi, non riesce davvero ad accettare gli erroracci dei suoi compagni e il linguaggio del corpo lo tradisce. È accaduto anche nell'ultimo match, quando ha visto avanzare palla al piede sulla trequarti Abdulmajeed Al-Sulaiheem, 28enne centrocampista saudita.
Cristiano stazionava a centro area in attesa di un pallone buono, ma invece ha assistito inorridito ad una conclusione da fuori area che ha spedito il pallone ad altezza siderale. Mentre la sfera finiva in curva, le immagini hanno mostrato Ronaldo nauseato, immobile con le mani appoggiate sui fianchi. Forse si sarà chiesto chi glielo ha fatto fare di andare a giocare presso quelle latitudini: un pensiero probabilmente durato un attimo, il tempo di pensare al suo mostruoso stipendio che dovrebbe garantirgli quasi 500 milioni fino al 2025.