I calciatori non sono robot, la storia di Greenwood: “Ha bisogno di aiuto”
Spesso e volentieri pensiamo ai calciatori come veri e propri robot. Nell'immaginario collettivo dei tifosi si guarda alle stelle del pallone, come se fossero solo quello e non avessero una vita privata fatta di emozioni e situazioni capaci di influire e incidere anche sul rendimento professionale, come accade nella vita di tutti i giorni a qualsiasi persona "normale". A tal proposito è indicativa la storia di Mason Greenwood, che sta vivendo un momento molto particolare della sua giovane carriera.
Chi è Mason Greenwood
Mason Greenwood è una sorta di predestinato del calcio. Il classe 2001 ha bruciato le tappe sia con il Manchester United, il club in cui si è formato, che con la nazionale inglese con cui ha effettuato tutta la trafila dalle Giovanili alla prima squadra. L'immagine del giovane talento dal futuro roseo è stata alimentata dalle prestazioni in crescendo della scorsa stagione che hanno spinto il manager dei Red Devils Solskjaer a puntare spesso e volentieri su di lui. In questo scorcio iniziale di annata sportiva però le cose non sono andate come da copione, con i tifosi che gli hanno riservato qualche critica di troppo.
La crisi di Greenwood legata alla morte dell'amico
Dopo le bizze con il compagno di nazionale Foden (sono stati cacciati pochi mesi fa dal ritiro della nazionale per aver portato delle ragazze in hotel), in tanti hanno puntato il dito contro di lui, accusandolo anche di scarso impegno. Pioggia di critiche per un presunto stile di vita non consono per un calciatore, da parte di chi fino a poche settimane fa lo celebrava. Il tutto invece senza sapere che il ragazzo sta vivendo un periodo difficile, legato a motivi "extra-calcistici". Greenwood infatti è rimasto molto scosso dalla morte a soli 17 anni del suo amico Jeremy Wisten, ex talento del Manchester City che era entrato nel tunnel della depressione anche a causa del mancato exploit nel mondo del pallone. A parlare del momento di Greenwood è stato l'esterno del Crystal Palace Townsend ai microfoni del Daily Mail: "Ha bisogno di una famiglia e di buoni amici intorno a lui, e l'altra cosa è che ha bisogno di vedere è uno psicologo dello sport. Qualcuno che ha parlato con altri giocatori nella sua posizione e che sa cosa sta succedendo dall'esterno per aiutarlo".
Il calciatore dal canto suo ha preferito non rispondere alle tante critiche ricevute, anche via social, dai suoi stessi tifosi con le accuse di scarso impegno e di poca personalità. Un silenzio che costa tanto al ragazzo che si è limitato a mettere il classico like ad un commento di un utente che recita: "‘Greenwood sembra stanco', ‘Greenwood non si sta impegnando abbastanza', Greenwood ha bisogno di migliorare'. Mason Greenwood ha appena perso un caro amico a causa del suicidio ed è stato continuamente attaccato e abusato dai tifosi e dai media per mesi, lascia il ragazzo in pace". Una lezione per tutti coloro i quali pensano che i calciatori, siano come i protagonisti dei videogiochi, incapaci di provare sensazioni e vivere situazioni che possono incidere sulle loro prestazioni.