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I calciatori della Lazio sono con Lotito: “Noi giocatori penalizzati dalle scelte del governo”

La Lazio spinge con tutte le sue componenti per la ripresa del campionato di Serie A. La linea portata avanti dal presidente Claudio Lotito è stata abbracciata pienamente anche dalla squadra, come testimoniano le dichiarazioni di Marco Parolo: “Perché posso correre al parco ma non nel centro sportivo della Lazio? La categoria dei calciatori è stata penalizzata”.
A cura di Redazione Sport
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La Lazio si schiera in blocco a favore della ripresa degli allenamenti e – evidentemente – del campionato di Serie A. Al coro avviato dal presidente Claudio Lotito, ormai da diverse settimane, si unisce anche Marco Parolo a rappresentanza di tutta la rosa biancoceleste. Il centrocampista, uno dei veterani del gruppo, ha espresso apertamente il proprio dissenso per la scelta del governo di rimandare la ripresa degli allenamenti di squadra, auspicata per il 4 maggio e ora slittata (nella migliore delle ipotesi) al 18.

Dalle frequenze della radio ufficiale della Lazio, Parolo ha sottolineato tutti gli aspetti della decisione che ritiene incongruenti.

"Non ci aspettavamo questa notizia. Non capisco perché noi calciatori, che ci alleniamo all'aperto, non possiamo svolgere regolarmente le nostre sedute riprendendo il contatto con il terreno di gioco. Si può andare nei parchi, quindi io potrei recarmi lì ad allenarmi ma non posso correre sul terreno di gioco del Centro Sportivo di Formello? La categoria dei calciatori è stata penalizzata"

Come più volte fatto dal presidente Lotito, anche Parolo ha sottolineato la particolare predisposizione del centro sportivo di Formello a luogo dove potersi allenare in massima sicurezza riducendo al minimo i rischio di contagio.

"Formello è dotato di cinque campi, se ci sparpagliamo possiamo evitare il contatto, inoltre possiamo variare gli orari delle sedute individuali. Vogliamo rispettare le indicazioni del Governo, ci sono tutte le condizioni per poterci tornare ad allenare in sicurezza. Tutti gli sportivi devono essere equiparati, fortunatamente a molti professionisti è già stato dato l'OK per tornare ad allenarsi, allo stesso modo anche noi calciatori possiamo tornare ad allenarci, far ripartire il calcio darebbe un segnale a tutto il paese"

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