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I calciatori del Napoli non sapevano del sorteggio col Barcellona: Mazzarri ha imposto un veto

Il tecnico dei partenopei ha voluto che la squadra restasse concentrata sugli allenamenti. Gli azzurri sono venuti a conoscenza dell’avversario da affrontare negli ottavi solo al rientro nello spogliatoio.
A cura di Maurizio De Santis
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A Nyon John Terry, ex capitano del Chelsea, sorteggiava gli abbinamenti degli ottavi di Champions in tabellone. A Castel Volturno il Napoli sgobbava in campo e nemmeno immaginava quale sarebbe stato l'avversario che la sorte gli avrebbe messo davanti.

Gli azzurri hanno saputo del Barcellona quale avversario da battere e scollinare verso in quarti (qualificazione che sarebbe preziosa anche per rosicchiare punti alla Juve nella corsa al Mondiale per Club) solo al termine della seduta di allenamento.

Walter Mazzarri ha dato un segnale preciso: niente distrazioni, concentrazione massima perché i ritmi del calendario non permettono cali di tensione. Vuole dedizione e sacrificio, studio e applicazione: non c'è altro modo per rimettersi in carreggiata e riprendere a macinare punti in campionato.

La vittoria sul Cagliari è stata sì fondamentale ma non ha cancellato tutte le perplessità di una squadra che porta ancora addosso scorie di una stagione iniziata sotto una cattiva stella. E la sua, alla luce di quanto accaduto nel recente passato, ha bisogno di recuperare in fretta sicurezze smarrite, identità di gioco, quella compattezza che l'avevano trasformata in una macchina da guerra.

Si spiega anche così la decisione di lasciare che a rimbombare nel centro sportivo fosse solo il rumore sordo del tocco di palla, gli sbuffi e il fiatone dei calciatori, le direttive impartite e quant'altro possa servire per colmare il gap finora accumulato.

Ecco perché – come sottolineato a Sky – la squadra ha scoperto solo negli spogliatoi che il doppio confronto degli ottavi di finale sarà con il Barcellona: andata al Maradona tra metà e fine febbraio (in attesa della comunicazione ufficiale delle date), ritorno a metà marzo in Catalogna contro un avversario dal passato altisonante ma non così irresistibile come quello affrontato in questi anni, quando c'era ancora Messi in rosa (tra Champions ed Europa League).

"Dopo la partita contro Cagliari – le parole di Mazzarri a corredo dei sorteggi – ero stato chiaro. Per me tutte le squadre che si sono qualificate agli ottavi sono forti. Ogni accoppiamento sarebbe stato difficile, questo contro il Barcellona ancora di più. Per noi sarà una sfida affascinante".

Fin qui il concetto espresso da Mazzarri. Al Barça si penserà a febbraio, la realtà dei fatti racconta che martedì sera al Maradona c'è il Frosinone e una qualificazione ai quarti di Coppa Italia da conquistare (con l'eventualità di incrociare la vincente di Juventus-Salernitana) e sabato, prima di Natale, la trasferta all'Olimpico contro la Roma che vale uno spareggio per la Champions. Perché il quarto posto è lì, ma sfuggito di mano. E adesso null'altro conta che recuperare posizioni in classifica.

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