I calciatori argentini stanno per andare allo stadio, Scaloni mostra loro un video: piangono tutti
Ci siamo quasi, tra poco Argentina e Croazia giocheranno la prima semifinale dei Mondiali all'Iconic Stadium di Lusail. Una sfida attesissima da cui uscirà l'avversaria della vincente tra Francia e Marocco, in programma domani. Quando il nostro Daniele Orsato fischierà il calcio d'inizio del match, le chiacchiere staranno a zero e dovrà parlare solo il pallone, con buona pace delle polemiche e dei veleni delle ore precedenti, con tanto di accuse croate gli argentini di aver preparato un "piano sporco".
L'Albiceleste insegue la sesta finale in un Mondiale dopo quelle del 1930, 1978, 1986, 1990 e 2014, col sogno di alzare per la terza volta la coppa dopo l'edizione casalinga del '78 e l'epopea maradoniana di Messico '86. L'attesa è spasmodica, le aspettative su Messi e compagni altissime. Il Ct Scaloni sta facendo un lavoro eccezionale da quando quattro anni fa prese il posto – inizialmente ad interim e poi in via definitiva – dell'esonerato Sampaoli: la Copa America vinta lo scorso anno al Maracanà lo ha fatto entrare nel cuore della gente, la sconfitta all'esordio in Qatar contro l'Arabia Saudita – poi rivelatasi indolore per il prosieguo del torneo – ha interrotto una striscia di imbattibilità che durava da 36 partite.
Il 44enne tecnico della Selección non ha voluto tralasciare nulla alla vigilia del match: si è giocato anche la carta dei sentimenti e degli affetti più cari per motivare i suoi calciatori. Dunque prima del colloquio tecnico prepartita e di salire sul pullman per andare allo stadio, ha fatto in modo che la squadra vivesse un momento emozionante, di quelli che toccano le corde più intime. Scaloni è andato alla ricerca della motivazione massimale che richiede un appuntamento come quello di stasera, che può definire la carriera di un giocatore ma anche di un allenatore.
Dopo aver mostrato nei giorni scorsi tanti filmati sulla Croazia per sviscerarne i punti deboli, il Ct argentino ha invitato un'ultima volta i suoi calciatori a guardare con molta attenzione un filmato, come svela Olé. I giocatori si sono seduti e sullo schermo hanno cominciato a sfilare i loro parenti, con messaggi che hanno fatto piangere parecchi di loro. Emozioni fortissime che dovranno tradurre in sforzo per vincere una partita da raccontare ai nipoti, mettendo in campo tutto quello che hanno dentro. Per se stessi, per il loro popolo, per le loro famiglie.
Leo Messi è un uomo in missione più di tutti: stasera eguaglierà Lothar Matthaus come primatista di presenze complessive ai Mondiali a quota 25. Il 35enne capitano albiceleste sente potente dietro di sé la spinta di Maradona che lo incita a ripercorrere le sue orme dopo 36 anni. Per lui è l'ultima chiamata: adesso o mai più.