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I bocciati dell’Italia di Mancini: da Soriano ad El Shaarawy, niente Europei

L’elenco dei 33 preconvocati per i prossimi Europei lascia Roberto Mancini davanti agli ultimi dubbi in vista dei tagli per portare l’elenco alla rosa definitiva di 26 elementi. È invece già finito il sogno di coloro che ci avevano sperato, alla luce delle precedenti convocazioni: ecco chi sono i bocciati del CT azzurro.
A cura di Paolo Fiorenza
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Roberto Mancini ha comunicato ieri i nomi dei 33 preconvocati per gli imminenti Europei che cominciano il prossimo 11 giugno, un elenco cui vanno aggiunti Emerson Palmieri e Jorginho impegnati col Chelsea nella finale di Champions League il 29 maggio.

Questa lista di 35 verrà poi scremata entro il 1 giugno per portarla a 26 elementi, ovvero il numero dei componenti delle rose definitive dopo l'allargamento da parte dell'UEFA rispetto ai canonici 23. Intanto già si possono tirare le prime somme, dando un'occhiata a quelle che erano state le ultime tornate di convocazioni: i bocciati del Ct azzurro pagano per lo più uno scarso impiego nei propri club o uno scadimento di forma che ne ha compromesso la chiamata.

Tra i portieri durante la gestione Mancini aveva nutrito qualche speranza l'atalantino Gollini, cui sono stati preferiti Cragno e Meret, che si giocheranno un posto in rosa all'ultimo taglio per fare da terzo dietro Donnarumma e Sirigu.

L'elenco dei difensori conteneva all'ultima chiamata di marzo il nome di Gian Marco Ferrari del Sassuolo, mentre in quella di novembre erano presenti Calabria e Romagnoli – trascinati giù dal brutto finale di stagione del Milan – nonché D'Ambrosio ed Ogbonna, in grande spolvero in Premier con la maglia del West Ham.

A centrocampo è stato bocciato anche l'altro milanista Tonali, mancano inoltre Zaccagni, Mandragora e soprattutto Roberto Soriano, un assiduo delle convocazioni di Mancini e protagonista di una grande stagione al Bologna. Probabilmente è lui l'escluso più ‘pesante' dall'elenco dei preconvocati.

Nutrita la truppa di chi ci aveva sperato in attacco, da Lasagna e Scamacca ad El Shaarawy e Caputo, questi ultimi presenti all'ultimo giro di convocazioni. Il bomber del Sassuolo è stato frenato nel finale di stagione dalla lombalgia ed ha ceduto di fatto il posto al collega di club Raspadori, che lo ha scalzato anche nelle gerarchie di De Zerbi. Un capitolo a parte merita poi Nicolò Zaniolo, aspettato quasi fino all'ultimo da Mancini ma arresosi davanti all'allungarsi dei tempi di recupero dal nuovo infortunio al ginocchio.

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