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Huijsen “zittisce” i tifosi del Frosinone con un’esultanza polemica: l’arbitro non lo perdona

Il difensore olandese accolto dai boati di fischi dei sostenitori ciociari. Perché tanta acrimonia nei suoi confronti? Bisogna andare indietro nel tempo di qualche settimana, precisamente all’ultima sessione invernale di calciomercato.
A cura di Maurizio De Santis
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Un gol bellissimo poi un'esultanza che è un peccato veniale costatogli un cartellino giallo abbastanza ingenuo. Dean Huijsen è l'autore della rete che ha permesso alla Roma di sbloccare la gara allo Stirpe con il Frosinone (vincerà 0-3, salendo a -4 dalla Champions). Discesa palla al piede, trova un varco dinanzi a sé e s'infila fino a quando il corridoio non lo porta in buona posizione per lasciare partire il tiro da spedire all'incrocio dei pali. Bum! È la seconda marcatura stagionale in campionato dopo quella al Cagliari, la festeggia nella maniera più appariscente possibile: salta, fa una piroetta poi atterra a gambe divaricate… come Cristiano Ronaldo.

Tutto molto bello, anche quello sfoggio di euforia giovanile e comprensibile soddisfazione per una prodezza tecnica e balistica apprezzabile. Opta ricorda che è uno dei soli due difensori, co preso Leny Yoro del Lilla, nati a partire dal 2005 che sono riusciti a realizzare 2 reti nei maggiori cinque campionati europei di quest'anno.

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Un talento, un diamante grezzo che ha ancora tanto sangue caldo che gli ribolle nelle vene e si abbandona a un gesto che un po' macchia la sua prestazione: al pubblico ciociaro che lo ha fischiato spesso replica portandosi la mano davanti al naso e alla bocca mimando un chiarissimo "adesso fate silenzio". Quel tacete a fior di labbra non è gradito nemmeno dall'arbitro, Giua, che gli rifila l'ammonizione sotto il naso a margine di quel momento d'ebbrezza.

Perché tanta acrimonia nei confronti del difensore olandese? Bisogna andare indietro nel tempo di qualche settimana, precisamente all'ultima sessione invernale di calciomercato. Huijsen è di proprietà della Juventus e a gennaio scorso sembrava destinato a vestire la maglia del Frosinone (come accaduto a Kaio Jorge, Barrenechea e Soulé) ma la sua volontà ha fatto la differenza: ha preferito andare in giallorosso per giocarsi lì tutte le sue carte.

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Aveva ricevuto anche il benestare di José Mourinho e anche dopo l'esonero del portoghese è stato preso sotto l'ala protettiva e la benevolenza di Daniele De Rossi. Si spiega così quella bordata di fischi e di mugugni che gli hanno riservato i sostenitori ciociari fin dal primo minuto. Il ragazzo, però, non si è lasciato intimidire. Quel cartellino giallo, però, ha messo la parola fine sul suo match in anticipo: a inizio ripresa l'allenatore lo ha sostituito con Llorente, perché il campo così richiedeva e perché era meglio evitare guai peggiori.

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