“Ho voluto io la cessione, vi spiego il motivo”: il presidente Percassi chiude il caso Papu Gomez
Sono state ore turbolente per l'ambiente Atalanta. L'intervista del Papu Gomez al quotidiano argentino La Nacion aveva riaperto vecchie ferite e aveva ridato linfa ad una vicenda che era stata messa da parte dalla tifoseria bergamasca grazie alla seconda parte di stagione favolosa della Dea: terzo posto in campionato, finale di Coppa Italia e ottavi di Champions con il Real Madrid. Gli orobici si sono confermati anche senza il loro capitano, che era stato ceduto al Siviglia nella sessione di mercato di gennaio, ma gli interrogativi su quanto fosse accaduto prima di Natale in casa Atalanta erano e restano tanti.
Dopo le dichiarazioni del calciatore argentino sul suo scontro con Gian Piero Gasperini erano arrivate le parole del tecnico a cercare di ributtare il pallone nel campo del Papu ma nelle scorse ore l'ex numero 10 della Dea aveva attaccato nuovamente l'allenatore di Grugliasco rivelando di altri episodi turbolenti negli spogliatoi e puntando il dito contro di lui in maniera forte: "C’è un motivo se viene fischiato negli stadi”.
Un vero e proprio attacco frontale nei confronti di Gasp da parte del Papu, che dopo tanti mesi di silenzio sulla vicenda ha deciso di dire la sua versione in maniera molto decisa e non usando mezzi termini. Il calciatore aveva chiamato in causa anche il presidente Antonio Percassi, che inizialmente ha deciso di non intervenire e poi tramite un comunicato ha reso nota la posizione della società bergamasca e ha provato a chiudere la discussione: "Mi spiace tornare a parlare della vicenda, ma la cessione di Alejandro Papu Gomez è stata voluta da Antonio Percassi, Presidente dell’Atalanta, per un grave atto di indisciplina nei confronti della Proprietà. Altro non c’è da aggiungere".
Quella tra il Papu e l'Atalanta è stata una bella storia d'amore che si è chiusa nel peggior modo possibile.