Hernanes torna a giocare in Italia: “Lo faccio per i miei figli, sono la priorità”
Avevamo lasciato quasi 5 anni fa – era il febbraio 2017 – Anderson Hernanes de Carvalho Viana Lima, da tutti noto semplicemente come Hernanes, in partenza dall'aeroporto di Torino dopo aver lasciato la Juventus per andare a prendersi palate di milioni in Cina, dove all'epoca ancora giravano ingaggi mostruosi prima della stretta governativa. Il centrocampista brasiliano tuttavia ha lasciato quasi subito l'Hebei, per tornare in patria in prestito all'amato San Paolo, dove è cresciuto ed esploso.
Poi un breve ritorno in Cina e la cessione definitiva al San Paolo, con cui lo scorso anno ha vinto il campionato paulista. Ad agosto ha firmato con lo Sport Recife, club della città dove è nato, dal quale ha appena deciso di separarsi. Il motivo lo spiega lo stesso Hernanes: nel suo futuro c'è di nuovo l'Italia, dove attualmente è tornato per le festività di fine anno. "Proprio fra lunedì e ieri ho parlato con allenatore e dirigenza dello Sport Recife – racconta il ‘Profeta' a L'Interista – Siamo arrivati ad una decisione: per motivi di famiglia, per stare vicino ai miei figli, resto qui in Italia. Anche se non ho nessuna squadra qui. Ho bisogno di rimanere vicino a loro. È dispiaciuto sia a me che al club, entrambi volevamo continuare. Ma la priorità in questo momento è questa, visto che da 5 anni sono in giro per il mondo per giocare".
"Per un mese, un mese e mezzo starò proprio con i miei figli e basta – continua il brasiliano, che spera di ricevere qualche offerta da club di casa nostra per continuare qui la propria carriera – Poi sì, accetterei un'offerta dall'Italia se qualcuno me lo proponesse. Ancora nessuno si è fatto avanti, ma solo perché nessuno lo sapeva, stavo ancora decidendo. Da adesso in poi, se dovesse arrivare qualche proposta, la ascolterò. Sarebbe bello".
Con un passato importante che lo ha visto indossare le maglie di Lazio, Inter e Juventus, del resto a 35 anni Hernanes può ancora dire la sua ad alto livello e dispensare qualche altra ‘profezia', come ormai fa d'abitudine anche dal suo profilo Instagram: "Il soprannome mi piace. All'inizio non era così. Poi ho sviluppato come uomo questa vena filosofica, del riflettere, pensare. Oggi mi considero proprio un Profeta, ma nel senso che ho un messaggio. Quindi ora mi piace molto. Non è un soprannome che non c'entra niente con me, al contrario: c'entra molto. Credo che sia perfetto. Fra l'altro dal 23 dicembre sono rientrato in Italia ed alloggio proprio in un paese che si chiama Ca' del Profeta, in Piemonte. Dove produco anche del vino. Questo soprannome è diventato un marchio, mi ci identifico". E chissà che non torni ad essere familiare dalle nostre parti anche sul rettangolo verde…