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Henry riceve un regalo in diretta, lo scarta e si commuove: “Avresti dovuto riceverlo 20 anni fa”

L’ex attaccante francese viene omaggiato con un dono speciale durante la trasmissione dedicata alla Champions su Cbs Sport Golazo. E resta molto sorpreso: “Grazie, lo stavo aspettando”.
A cura di Maurizio De Santis
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Un regalo inatteso, abbastanza da lasciare Henry stupito e un po' impacciato. Durante la trasmissione sulla Champions League di Cbs Sports Golazo, l'ex calciatore francese è seduto al tavolo con Carragher e la conduttrice, Abdo. Micah Richards, invece, indossa i panni di Babbo Natale ed è accomodato su una specie di trono.

È stato molto generoso con i suoi compagni di avventura ma al francese ha riservato un'attenzione particolare, qualcosa da lasciarlo imbarazzato, con addosso un filo di commozione e senza parole. Le ha perse tutte dopo aver commentato le sfide dell'ultima giornata che hanno determinato la griglia delle 16 formazioni qualificate al sorteggio che avverrà lunedì 18 dicembre a Nyon.

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Henry non ne aveva, né poteva averne, quando s'è trovato quella grande scatola di cartone davanti a sé. Inizialmente era scettico, pensando a chissà quale scherzo avrebbe subito nell'ascoltare Richards che gli diceva: "Sei una persona così elegante… il tuo soprannome è Titi. Cosa potresti mai regalare a uno come te che ha già tutto?".

L'ex Arsenal ascolta, abbozza un sorriso e rimugina immaginando che la fregatura sia dietro l'angolo. Ma deve ricredersi. "Champions League, Premier League, La Liga, Coppa del Mondo, Europei… hai vinto tutto ma io ho proprio quello che fa per te", aggiunge Richards.

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È in quel momento che un collaboratore di Babbo Natale spunta dal fondo dello studio: è un elfo (finto) che ha tra le mani una scatola rossa. Attende solo il segnale per consegnarla, lo fa mentre Santa Claus accompagna quel momento concedendo anche un indizio: "Avresti dovuto ottenerlo circa 20 anni fa. Apri per favore".

Henry prende quel pensiero affettuoso e ha un attimo di esitazione quando si accorge cosa c'è là dentro. La copia di un Pallone d'Oro, premio molto ambito che ha solo sfiorato circa 20 anni fa e sarebbe stato la più classica ciliegina sulla torta di una carriera che l'ha portato in cima al mondo.

"Te lo sei pienamente meritato. Babbo Natale non ti porta altro che il sole". La replica è ironica, spezza quel momento di lieve impaccio: "Finalmente hai ricevuto la mia lettera. L'ho mandata molto tempo fa, amico. Grazie, lo stavo aspettando".

L'abbraccio tra i due colleghi suggella quella dimensione tra il serio e il faceto, sposta indietro le lancette dell'orologio al 2003 quando a vincere il Pallone d'Oro (quello vero) su Pavel Nedved nonostante l'opinione comune che a doverlo stringere tra le mani fosse l'attaccante francese.

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Di recente, sempre in trasmissione, Henry ha chiarito il suo pensiero al riguardo: "Non puoi discutere le opinioni. Quando i giornalisti sono coinvolti e hanno diritto di voto, votano per chi vogliono. E quando guardi i voti nella storia, non solo nel mio anno, guardi i primi tre e pensi: ma davvero?".

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