Hellas Verona, lutto al braccio con la Fiorentina per la morte di Roberto Puliero
Una fascia nera in segno di lutto. I calciatori dell'Hellas Verona la metteranno al braccio domenica prossima prima di scendere in campo al Bentegodi contro la Fiorentina. Un segno di rispetto per commemorare Roberto Puliero, regista, attore e radiocronista storico degli scaligeri morto martedì scorso all'età di 73 anni dopo aver convissuto a lungo con un brutto male. Ai dottori e agli infermieri dell'ospedale di Borgo Trento che lo hanno curato ha dedicato anche una poesia: Grassie a chi m'ha curà, Grazie a chi mi ha curato sono le ultime parole dell'artista, un pezzo di storia della Città di Giulietta.
Hellas Verona FC comunica che questa domenica, 24 novembre, in occasione del match al Bentegodi (ore 15) contro la Fiorentina, la squadra gialloblù giocherà con il lutto al braccio – si legge nella nota ufficiale della società – per commemorare la figura umana e professionale di un veronese che ha lasciato tracce indelebili nella storia della città e dell’Hellas quale Roberto Puliero, scomparso nei giorni scorsi.
Chi era Roberto Puliero, con lui Verona perde un pezzo di storia
Roberto Puliero non era solo la voce nota ai tifosi dell'Hellas ma anche un grande attore. Il suo volto, la sua maschera hanno fatto spesso capolino nelle televisioni veronesi interpretando gag, spettacoli spesso dedicati a personaggi della politica e del mondo del calcio che raccontava alla sua maniera. Per anni, una vita intera, Puliero è stato il radiocronista degli scaligeri di cui esaltò le gesta nell'anno dello scudetto. Raccontava le partite della formazione gialloblù con enfasi sudamericana, sottolinenando le prodezze e i gol del Verona con una conduzione originale.
Chi voleva ascoltare tutto il calcio minuto per minuto degli scaligeri non poteva non sintonizzarsi sulle sue frequenze. Si era fatto apprezzare anche in Trentino con la sua compagnia, "La Barcaccia", con la quale si era reso protagonista di spettacoli anche in Val Lagarina, l'ultimo tratto tra i monti della valle attraversata dal fiume Adige. L'ultimo pezzo percorso da Puliero col sorriso sulle labbra e lo sguardo al di là del palco. Buio in sala, applausi. Silenzio.