Hauge al Milan, arriva in Italia: “Non vedo l’ora, pronto per il grande salto”
In volo verso l'Italia e verso il Milan. Jens Petter Hauge ha lasciato questa mattina la Norvegia per venire nel Belpaese con l'obiettivo di chiudere il discorso relativo al suo trasferimento al Milan. Il giovane talento classe 1999 è destinato a diventare il prossimo colpo di mercato dei rossoneri pronti a puntare su di lui sin da subito e non da dicembre come si pensava inizialmente. Intercettato prima di partire dai microfoni di Tv2, Hauge ha manifestato tutto il suo entusiasmo per la trattativa in chiusura con il Milan: "È un club grande, non vedo l'ora di compiere il grande salto".
Jens Petter Hauge e i suoi agenti sono attesi in queste ore a Milano, per definire i dettagli della trattativa del suo passaggio al Milan. Il duttile attaccante del Bodo/Glimt, messosi in mostra proprio contro i rossoneri nel recente incrocio di Europa League, dovrebbe trasferirsi per una cifra di circa 5 milioni di euro. Il classe 1999 considerato uno degli astri nascenti del calcio norvegese e fresco di convocazione nella nazionale maggiore non sta nella pelle, e spera di chiudere presto il discorso. Per la definitiva fumata bianca bisognerà aspettare ancora un po', con i dettagli dell'operazione da limare e gli annunci che potrebbero arrivare nei prossimi giorni.
Nel frattempo però Hauge non vede l'ora di chiudere il discorso, entusiasta della prospettiva di giocare nel Milan: "È chiaro che è un club incredibilmente grande – ha dichiarato prima di partire ai microfoni di Tv2 – Ora che le cose sono diventate realtà, penso che sia fattibile giocare nel Milan. Sarà emozionante vedere cosa succederà nei prossimi giorni. Speriamo che tutto vada bene, era un'operazione giusta per tutti. Si tratta di un passo che sentivo di essere pronto a fare e devo ringraziare il Glimt per la collaborazione che abbiamo avuto negli ultimi giorni".
Hauge è rimasto stregato dai colloqui avuti con Paolo Maldini: "Ci sono state conversazioni e ovviamente non vedo l'ora di tornare a parlare con persone di questo calibro. È un passo che non vedo l'ora di fare, dopo un buon anno. Sarà difficile lasciare il Bodo e non ultima la città. C'è un'atmosfera e un entusiasmo importanti, l'ho sperimentato giocando ai massimi livelli. Sarà difficile andarsene ma tutti concordano sul fatto che sia giusto farlo ora".