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Hanno rovinato il Pallone d’Oro: perché da 10 anni non è più la stessa cosa

Il settimo successo di Leo Messi ha generato polemiche e prodotto tanti dubbi sulla credibilità del Pallone d’Oro, il premio più ambito da ogni calciatore.
A cura di Alessio Morra
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Leo Messi per la settima volta in dodici anni ha vinto il Pallone d'Oro. L'argentino detiene il record assoluto di successi, un primato che probabilmente sarà imbattibile. L'ultimo trionfo dell'argentino però, quello ottenuto lo scorso 29 novembre, ha generato numerosissime polemiche. Ronaldo in primis, ma anche tanti calciatori di prima fascia, o ex grandi campioni, hanno contestato la scelta dei giurati. La parola più usata è stata ‘scandalo'. Al di là dei rimpianti che avranno Lewandowski (2°), Jorginho (3°) e Benzema (4°), va detto che questo riconoscimento che è tutt'ora il più ambito da ogni calciatore ha cambiato completamente pelle e oggi ha perso di credibilità. Il motivo è dovuto anche al cambio di regolamento. Oggi ci sono dei criteri che aiutano i grandi campioni, come Messi e Ronaldo, che complessivamente hanno vinto il premio dodici volte, e in un paio di occasioni non avrebbero meritato di vincerlo. Un tempo chi vinceva le grandi manifestazioni quasi in automatico si prendeva il Pallone d'Oro, ma oggi non è più così.

L'attenzione in queste ore nel mondo del calcio è tutta posta sul successo numero 7 di Leo Messi, che ha conquistato il Pallone d'Oro grazie al trionfo in Coppa America con l'Argentina, perché con il Barcellona ha fatto poco (rispetto ai suoi standard). Sì, ha portato a casa la Coppa del Re e pure il titolo di capocannoniere della Liga, ma i catalani non hanno lottato concretamente per il titolo e sono usciti presto in Champions. Pochino anche rispetto a Lewandowski, il migliore nelle ultime due stagioni, Jorginho, che ha fatto incetta di trofei pesanti, e Benzema, sempre una macchina da gol e che con il passare degli anni migliora come i vini pregiati.

Il Pallone d'Oro genera enormi discussioni come tutti i premi, grandi o piccoli, ma dal 2010 in poi, anno in cui sono cambiati i criteri, quattro volte il trofeo ha partorito polemiche ed è stato assegnato forse a chi non lo meritava. Proprio nel 2010 vinse Leo Messi che imbarazzato, a Zurigo, accolse il premio davanti agli sbalorditi Xavi e Iniesta, campioni del mondo con la Spagna giusto pochi mesi prima. Trofeo ricevuto in un'annata senza Champions (che vinse l'Inter) e in una stagione in cui proprio Iniesta realizzò il gol che valse la vittoria dei Mondiali. Sneijder, triplete con l'Inter e finale Mondiale con l'Olanda, fuori dal podio, Milito fuori dai primi trenta. Ma anche due anni fa in parecchi storsero il naso per il successo di Leo, che per appena 7 voti prevalse su Virgil van Dijk, calciatore olandese che aveva vinto la Champions con il Liverpool e che sarebbe stato il primo difensore dopo Cannavaro a conquistare l'ambito premio.

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Ma non solo Messi è stato coinvolto in polemiche grosse per un Pallone d'Oro vinto. Perché nel 2013 il Bayern vinse cinque trofei, ma nessun calciatore bavarese si piazzò primo o secondo e il trofeo andò molto a sorpresa a Cristiano Ronaldo, che segnò 55 gol in una stagione in cui con Mourinho in panchina il Real Madrid non vinse nemmeno un trofeo. Il successo con discussione annessa vale per tutti i big di questa era. Allargare le votazioni – votano giurati di tutto il mondo è stato bello, mentre prima c'erano solo dei selezionati giornalisti che rappresentavano ogni paese europeo – ha portato a un ampliamento del vantaggio di quei calciatori che sono noti in ogni angolo del mondo, e che beneficiano di voti grazie all'immensa popolarità.

E allora, pur ovviamente ricordando anche le enormi polemiche dato a Sammer nel 1996 (in un'altra era), si può affermare che cambiando le proprie norme il Pallone d'Oro ha perso oltre alla sua autenticità anche un po' di credibilità. Era impensabile immaginare in un mondo che cambia a velocità enormi e con un calcio è lontano anni luce già dagli anni '80 e '90 non cambiasse anche il Pallone d'Oro. Ma i criteri stabiliti avvantaggiano o penalizzano troppi alcuni calciatori.

Quali sono i criteri stabiliti per l'assegnazione del Pallone d'Oro? Al primo posto ci sono le prestazioni individuali e di squadra nell'anno che si valuta (quindi in questo caso il 2021). Poi fondamentali sono anche il talento e la sportività, cioè il Fair Play, infine bisogna anche valutare la carriera del singolo calciatore. E da una rapida lettura si nota come una serie di giocatori possano essere considerati dei privilegiati. In automatico ci sono dei big che acquisiscono dei punti a favore. La valutazione sul talento o sulla carriera favorisce Messi e Ronaldo. E questi criteri, che un giorno potrebbero agevolare la corsa di Mbappé, cozzano con i quelli del passato, in cui veniva premiato chi aveva avuto una stagione strepitosa e in quell'anno aveva dimostrato di essere semplicemente il migliore.

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Giornalista dal 23 gennaio 2012, area sport, in Fanpage.it scrivo di sport (dal calcio al tennis dal nuoto al basket) e di motori (f1 e moto). In passato ho lavorato per ubitennis.com e dream magazine, una rivista che si occupava di spettacolo. Nessun libro pubblicato, anche se in alcuni concorsi letterari ho vinto premi di contorno.
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