Hamsik non dimentica la promessa fatta a Napoli da De Laurentiis: “Quando mi sentirò pronto”
Il legame di Marek Hamsik con il Napoli non si spezza, neanche dopo anni e chilometri di distanza: undici anni e mezzo con la maglia azzurra cucita addosso e quella fascia da capitano conquistata con fatica e tanta lealtà. È stato una delle ultime bandiere dei partenopei e ancora oggi, seppur senza la sua mitica cresta diventata un simbolo in tutto il mondo, è ancora lo stesso ragazzo che arrivò in città nel 2006 dal Brescia, acquistato per poco più di 5 milioni.
È stato lui il vero volto di questi primi vent'anni di gestione De Laurentiis, un presidente che ricorda con affetto ancora oggi. E, a proposito del patron azzurro, nell'intervista rilasciata al Corriere dello Sport ha raccontato una promessa che si sono fatti qualche anno fa, in occasione dell'ultima visita dello slovacco nella sua Napoli.
La promessa di De Laurentiis
Un decennio azzurro non si dimentica, non se sei Marek Hamsik. Il centrocampista ha ispirato generazioni di ragazzi, cresciuti con la sua cresta (che per un periodo ha fatto anche tendenza) e con il suo modo di stare in campo. Centrocampista, ma anche terzo miglior marcatore della storia del Napoli e recordman di presenze in ogni dove: lo slovacco ha scritto pagine importantissime della storia partenopea ma il suo libro potrebbe non essere finito con il suo addio, avvenuto nel febbraio 2019.
Parlando dei suoi rapporti con De Laurentiis, l'ex giocatore ha raccontato cosa si sono detti in occasione del loro ultimo incontro. Ne è nata una promessa che fa sognare i tifosi: "L’ultima volta che siamo stati insieme in città, prima di Napoli-Barcellona di Champions, mi ha detto che quando mi sentirò pronto, le porte del club saranno sempre aperte per me". Ma in quale ruolo? Hamsik ha le idee chiarissime: "Io mi vedo più allenatore, ho intrapreso questo percorso con i ragazzi appena ho smesso. Per diventare allenatore del Napoli, però, credo ci voglia un bel po’ di tempo ancora".
Hamsik studia da Calzona
Il sogno quindi è quello di poter essere un giorno l'allenatore degli azzurri e per farlo si affida agli insegnamenti di chi su quella panchina si è seduto davvero, Francesco Calzona. Il CT della Slovacchia lo ha accolto nel suo staff tecnico e da lui Hamsik sta cercando di imparare il mestiere: "Per me è un maestro, un modello e anche un amico". Un amico che avrebbe voluto riportarlo a Napoli nel corso della sua esperienza.
L'ex centrocampista racconta i motivi del suo mancato ritorno in una nuova veste: "Feci un’altra scelta, volevo restare con la mia famiglia e i miei figli. Volevo curare la mia Academy. L’esperienza con lui in nazionale, però, è fantastica: sto imparando tanto, lo seguo, apprendo".