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Mondiali in Qatar 2022

Hakimi stella del Marocco ai Mondiali manda un messaggio al PSG: “Con loro corro e non ricevo palla”

L’esterno del Paris Saint Germain è uno dei grandi protagonisti di Qatar 2022, con il Marocco ha raggiunto gli ottavi. Hakimi alla vigilia del match con la Spagna ha parlato delle differenze nel giocare con la nazionale e con il PSG.
A cura di Alessio Morra
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Il Marocco è una delle grandi sorprese dei Mondiali 2022. La squadra africana si è qualificata per la seconda volta nella sua storia per gli ottavi di finale. Di giocatori di livello in squadra ce ne sono parecchi, la stella è Hakimi, ex calciatore dell'Inter, che alla vigilia del match con la Spagna, ha risposto a una serie di domande e ha parlato anche delle differenze nel giocare tra i Leoni d'Atlante e nel Paris Saint Germain.

Hakimi sta vivendo il secondo Mondiale della sua carriera, dopo quello del 2018. Questa volta la squadra è di livello, e con pieno merito ha vinto il Girone F davanti a Croazia e Belgio. Tre partite, due vittorie, un pareggio, quattro gol fatti e uno subito (che in realtà è un'autorete). Un percorso splendido che il Marocco non vuole ovviamente concludere. Alla vigilia del match con la Spagna l'ex nerazzurro ha spiegato cosa si prova a giocare con la nazionale: "È qualcosa di unico, giocare per il tuo paese. E soprattutto ora che stiamo facendo la storia. È incredibile vedere come le persone lo stanno vivendo, questo ci trasmette molto e ci dà la forza per continuare e fare grandi cose. Sono momenti che non dimenticherai mai, ancora di più quando scrivi la storia". 

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Poi dopo aver parlato delle differenze tra Russia 2018 e Qatar 2022: "Questa Coppa del Mondo è diversa perché sono passati quattro anni in cui ho imparato grandi cose. Sono arrivato con una mentalità diversa e molto più maturo".

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L'esterno ha parlato delle differenze che esistono tra il giocare nel Paris Saint Germain e il Marocco, ed enunciando le differenze ha rifilato una stoccata ai suoi illustri compagni del Psg: "A Parigi ci sono grandi giocatori, come qui, ma con il Marocco ho più importanza nel gioco, tocco di più la palla, mi danno l'importanza di sentirmi a mio agio. A Parigi è molto diverso: a volte corri e non ricevi palla. Qui cercano di trovarmi, sanno quanto posso essere importante in attacco e in difesa. Mi danno molta fiducia e cerco di ricambiarla".

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