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Hakimi si scusa, Mbappé mostra il suo volto più duro: “Non basta essere dispiaciuti”

Kylian Mbappé vuole essere riconosciuto come leader indiscusso del PSG, ma alcuni suoi atteggiamenti non ne accrescono certo la popolarità tra i compagni.
A cura di Paolo Fiorenza
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Quando si parla del PSG c'è sempre una domanda che aleggia nell'aria: arriverà anche quest'anno il fatidico momento in cui la corazzata zeppa di campioni allestita dalla ricchissima proprietà qatariota imploderà in uno snodo cruciale della Champions League? L'ottima partenza di questa stagione, con goleade in Ligue 1 e il successo sulla Juve in campo europeo, non è diversa da quella degli anni passati, quando i parigini parevano quasi imbattibili. Ma il passato insegna che poi le cose sono andate diversamente, con crolli davvero inattesi che hanno dilapidato vantaggi che parevano incolmabili.

Sembra esserci un male oscuro nello spogliatoio del PSG, qualcosa che mina dal profondo quella coesione che deve necessariamente trasformare una somma di grandi giocatori in una squadra. La presenza di tanti, forse troppi, galli nel pollaio non aiuta e non è certo un segreto che la convivenza tra Mbappé e Neymar non sia rose e fiori, come dimostra quanto accaduto un mese fa durante e dopo il match col Montpellier. Storie tese tra i due che si trascinano peraltro dalla scorsa stagione.

Mbappé, Neymar e Messi: i galli nel pollaio del PSG
Mbappé, Neymar e Messi: i galli nel pollaio del PSG

Mbappé vuole far capire a tutti, dentro e fuori la squadra, che adesso è lui il leader del PSG, forte anche del rinnovo che ha concesso alla società la scorsa estate, rinunciando alla corte del Real Madrid. Una determinazione che si scontra con la feroce voglia di Neymar, mai così focalizzato come quest'anno, di dimostrare che lui non è da meno, senza contare il ruolo nella vicenda di Messi, legato al brasiliano da fraterna amicizia dai tempi di Barcellona. Il desiderio di imporsi fa tuttavia assumere al francese alcuni atteggiamenti non esattamente consoni a quella leadership che dovrebbe fondarsi non solo su tecnica e gol, ma anche su carisma e empatia.

Immagini come quella in cui manda a quel paese il nuovo arrivato Vitinha reo di non avergli passato il pallone, disinteressandosi poi dell'azione, non depongono a favore della popolarità di Mbappé presso i compagni. E nelle ultime ore è diventato virale un video che evidenzia un altro episodio di supponenza del francese, accaduto nella scorsa stagione. Le immagini mostrano il dialogo tra Mbappé e Hakimi al rientro in campo dopo l'intervallo di una partita. "Lo giuro, rivedi il video", dice il primo, rinfacciando al marocchino di non averlo servito a dovere. "Se è così, mi dispiace", risponde l'ex interista, allargando le mani per placare il risentimento del compagno. Ma Mbappé non se ne fa nulla delle scuse di Hakimi e replica con durezza: "Non basta dispiacersi, dai un bel pallone".

Se davvero vuole farsi riconoscere come leader del PSG, la stella francese dovrà capire che servono altri atteggiamenti. È la speranza del nuovo tecnico Galtier, che già ha il suo bel daffare a tenere in strada la Ferrari che gli emiri gli hanno messo a disposizione.

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