Hakimi pro-Palestina, in Israele lo accolgono con ostilità: sfida i tifosi con un gesto
Achraf Hakimi sapeva già di non essere ben visto in Israele e non ha mostrato stupore dall'accoglienza che il pubblico di Haifa gli ha riservato in occasione della sfida di Champions League tra Maccabi e Paris Saint Germain. L'ex terzino dell'Inter è stato fischiato al suo ingresso in campo, al minuto 83, perché in passato si è mostrato solidale con la causa palestinese in più di un'occasione.
Il 23enne non è stato schierato dall'inizio dal Christoph Galtier nel secondo turno e alcuni hanno malignato proprio che il motivo fosse proprio la questione politica. Hakimi al suo ingresso in campo, al posto di Mukiele, si è toccato l'orecchio in risposta ai forti fischi dei tifosi di casa perché già sapeva quale sarebbe stata l'accoglienza.
Il calciatore marocchino è un accanito sostenitore della causa palestinese e lo scorso anno ha mostrato il suo sostegno su Twitter quando i residenti del quartiere di Sheikh Jarrah sono stati sfrattati dal governo israeliano. Questa presa di posizione non è stata apprezzata in Israele e i tifosi hanno reagito a modo loro.
Il laterale destro del PSG era stato preso di mira già all'inizio di quest'anno, quando il Paris Saint-Germain aveva affrontato il Nantes nella finale del Trophée des Champions che si è giocata a Tel Aviv. In quell'occasione Hakimi giocò dal primo minuto e ogni volta che prendeva palla veniva inondato di fischi dal pubblico israeliano.
Anche in questo caso i fischi lo hanno accompagnato su ogni palla toccata fino al fischio finale ma il calciatore marocchino non ha mostrato nessun tipo di soggezione.
Il Paris non ha avuto particolari problemi a battere il Maccabi Haifa per 3-1 grazie alle reti di Lionel Messi, Kylian Mbappe e Neymar. Gli israeliani era passati in vantaggio con Tjaronn Chery ma i francesi sono riusciti a ribaltarla grazie ai gol delle tre stelle dell'attacco: non era mai accaduto prima che i "tre tenori" del PSG avevano trovato il gol nello stesso match.
Galtier, per smentire le voci che circolavano subito dopo la lettura delle formazioni in merito all'esclusione di Hakimi dall'undici titolare: "Hakimi non è sceso in campo dall'inizio semplicemente perché aveva giocato otto partite su nove, non c'è nulla in relazione all'ambiente o a quello che è successo al Trophée des Champions".