Hakimi attacca Infantino nel tunnel dopo Croazia-Marocco: la FIFA vieta le riprese, ma c’è un video
Il sipario sui Mondiali del Marocco cala con la sconfitta subita nella finale per il terzo posto contro la Croazia. La selezione nord-africana esce a testa alta dalla Coppa in Qatar ma sui titoli di coda il nervosismo di Hakimi a rischiato di rovinare tutto per essersi lasciato trasportare dall'adrenalina e dalla tensione che ha sfogato prima prendendo di mira l'arbitro poi addirittura affrontando il presidente della Fifa, Gianni Infantino, nel tunnel dello stadio, pochi istanti prima della premiazione.
Il difensore del Paris Saint-Germain era furibondo, ce l'aveva con il direttore di gara (Al-Jassim) perché a suo dire le decisioni avevano penalizzato il Marocco. Lo ha affrontato muso a muso e a fine incontro solo l'intervento dei compagni di squadra ha evitato il peggio, con il portiere (Bonou) che lo ha trascinato via prima che le sue proteste degenerassero.
Perché tanta rabbia? Reclamava per un fallo subito e un presunto calcio di rigore non concesso, nel sottolineare il concetto avrebbe addirittura fatto un gesto eloquente: polsi incrociati come Mourinho imitando il gesto delle manette.
La questione arbitrale per il Marocco è un nervo scoperto alla luce di quanto accaduto in semifinale contro la Francia: due penalty negati (evidente quello su Boufal, sgambettato da Theo Hernandez in scivolata) hanno spinto la federazione a sollevare un'obiezione ufficiale alla Fifa per denunciare la prestazione dell'arbitro messicano, Cesar Arturo Ramos Palazuelos.
Quanto accaduto in campo è solo la punta dell'iceberg perché in realtà poco dopo accadrà dell'altro e sarà anche peggio. Abbandonato il rettangolo verde, Hakimi incrocerà nella pancia dello stadio il numero uno della Fifa, Infantino. La reazione è avvenuta sotto gli occhi dei giornalisti che hanno raccontato cosa è successo.
Tom Egbers dell'emittente olandese NOS ha spiegato come il calciatore abbia inveito nei confronti del massimo dirigente, urlando le proprie rimostranze sia per il comportamento di Al-Jassim sia per la direzione di gara nella sfida con i transalpini. "Non ci è stato possibile filmare l'episodio – ha ammesso il reporter – perché non è avvenuto nella zona mista ufficiale".
Conferme dell'atteggiamento di Hakimi arrivano anche da un altro inviato in Qatar, Johan Kücükaslan della svedese SVT che su Twitter ha ribadito il tono da ‘rimprovero' del calciatore nei confronti del presidente. Si lamentava ad alta voce del fatto che per l'ennesima volta il Marocco era stato penalizzato da un arbitro, dicendo qualcosa del tipo "che problema avete con noi?". Venti, trenta secondi tanto è durato quello sfogo scandito anche dalla mimica del corpo.
Il giornalista ha anche filmato la scena con il proprio cellulare e alcuni membri dello staff Fifa gli hanno chiesto di cancellare quelle immagini. "È chiaro che queste sono scene imbarazzanti per loro – ha ammesso a SVt -. Poi Infantino esce e viene fischiato dalla folla. Non è stato un buon momento per lui che comunque ha gestito la situazione in modo professionale".
L'emittente norvegese NRK ha raccolto le parole del difensore marocchino che, sbollito il nervosismo, ha provato a ridimensionare l'episodio e a chiedere scusa per il suo atteggiamento. "Ero un po' arrabbiato per quello che è successo durante la partita – ha ammesso Hakimi -. Ho molto rispetto per Infantino e quando l'ho incontrato poco dopo mi sono pentito delle parole che avevo usato. Siamo comunque contenti di quello che abbiamo fatto in questo Mondiale".