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Hakimi all’Inter per 40 milioni, il Real Madrid lo acquistò per pochi palloni

Nel 2006 la vita di Hakimi, colpo di mercato dell’Inter, cambiò per sempre. Il Real Madrid vide quel ragazzino marocchino all’opera con la maglia del Colonia Ofigevi e decide di puntare su di lui. Per acquistarlo le merengues offrirono alla società con sede a El Bercial non soldi ma una fornitura di palloni.
A cura di Marco Beltrami
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Achraf Hakimi è il primo colpo di mercato dell'Inter per la prossima stagione. Il club nerazzurro per l'esterno marocchino verserà 40 milioni al Real Madrid, club proprietario del suo cartellino dal lontano 2006. Una stagione in cui le vite del giovane talento e della sua famiglia cambiarono per sempre. Gli osservatori delle merengues infatti videro all'opera il baby Hakimi con la maglia del Colonia Ofigevi. Per strapparlo al club con sede a El Bercial, a pochi chilometri da Madrid, le merengues non spesero soldi, ma offrirono una fornitura di palloni.

L'infanzia di Hakimi non è stata facile. La famiglia del talentuoso ragazzino marocchino decise di lasciare l'Africa per tentare fortuna in Spagna. Qui il classe 1998 si concentrò sul calcio (nonostante la preferenza di sua madre per il nuoto e il judo), dimostrandosi un vero e proprio fenomeno. Hakimi trovò spazio nella squadra del Colonia Ofigevi, club di un barrio a 13 chilometri da Madrid. Il direttore sportivo di quella società Juan José Mayor ai microfoni di gianlucadimarzio.com ha dichiarato: "Si allenava con i ragazzi più grandi, a vederlo giocare rimanevano tutti a bocca aperta. Da noi faceva l'ala, saltava tutti palla al piede e segnava, con una velocità impressionante".

Nel 2006 su quel ragazzino così talentuoso si fiondarono gli osservatori del Real Madrid. La lettera del club madrileno, che invitava la famiglia Hakimi al centro sportivo, fu accolta con sorpresa dal papà del giocatore che pensava si trattasse di uno scherzo. Mayor ha rivelato anche un retroscena curioso sul trasferimento di Hakimi dal Colonia Ofigevi al Real Madrid: "Al Real Madrid non chiedemmo nulla per Hakimi, se non qualche attrezzatura che ci serviva per andare avanti. Da Madrid ci inviarono dei palloni. Ma il centro sportivo non era vicino, il padre fece molti sacrifici per accompagnarlo e seguirlo".

Adesso Hakimi è pronto ad una nuova avventura e il suo ex direttore sportivo non ha dubbi: "È madridista, voleva essere protagonista ma aveva capito che ora non avrebbe trovato spazio nel 4-3-3 che ha in mente Zidane. Sono certo che migliorerà e farà bene in Italia. Non somiglia a nessun esterno del passato del club, Maicon e Zanetti erano più difensivi, Roberto Carlos segnava molto perché aveva un tiro impressionante. Achraf invece è un giocatore innovativo".

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