Haaland va da Acerbi e gli tira la maglia: cosa è successo dopo il fischio finale di City-Inter
Lo spaventoso Erling Haaland di questo inizio di stagione col Manchester City, il mostruoso bomber che ha segnato 9 gol nelle prime 4 partite giocate in Premier League (nuovo record), non ha visto boccia contro l'Inter nel match d'esordio disputato tra le due squadre a Etihad Stadium e conclusosi con un prezioso pareggio per la squadra di Inzaghi. Grande merito nell'essere riuscito a tenere all'asciutto il cyborg norvegese ce l'ha la maestosa prova di Francesco Acerbi, che si è ripetuto dopo la prestazione altrettanto strepitosa nella finale di Champions ad Istanbul del 2023, quando ugualmente annullò Haaland. Quest'ultimo stasera a fine partita è andato da Acerbi per lamentarsi del trattamento riservatogli dal nerazzurro e gli ha tirato la maglia per fargli capire che aveva fatto lo stesso nei suoi confronti per tutta la partita. In risposta il 36enne milanese gli ha fatto il segno del due, prendendosi beffe del suo avversario. Il siparietto è finito poi con una risata di entrambi, nel segno del fairplay.
Cosa si sono detti Haaland e Acerbi dopo il fischio finale di Manchester City-Inter
Partita combattuta in casa di una delle favorite della Champions League 2024/25, molti si aspettavano un Haaland debordante come è stato nelle prime gare di Premier, ma Acerbi e il resto della difesa interista gli hanno messo la museruola, limitandolo ad un paio di sterili tentativi. Dopo il fischio finale dell'arbitro svedese Nyberg, c'è stata la ‘resa dei conti' a metà campo: Haaland è andato da Acerbi e gli ha stretto la mano sportivamente, poi però gli ha tirato la maglia con vigoria e ha fatto altrettanto con la propria, volendo sottolineare quanto il difensore nerazzurro si fosse affidato a tutti i trucchi del mestiere per marcarlo e facendogli capire ironicamente che se ci teneva così tanto ad avere la sua maglia – per quanto l'aveva afferrata ripetutamente in partita – gliela avrebbe data senza problemi.
Al che Acerbi è stato al gioco, anzi ha raddoppiato, nel senso letterale del termine: le telecamere lo hanno inquadrato nel fare il segno del due con le dita ad Haaland, dopo aver indicato che lui ci stava a scambiare le maglie. Un due che si può interpretare o nel senso di "dammene due" oppure in quello che pare più probabile di "già ne ho due", con riferimento sarcastico alla prima marcatura asfissiante nei confronti del 24enne norvegese a Istanbul, in una finale pur persa dall'Inter contro il City.
La vicenda si è conclusa con quello che dal labiale è sembrato un "fuck off" – ovvero un "vaffa" – da parte di Haaland, prima che i due si abbracciassero calorosamente esplodendo in una fragorosa risata.