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Haaland spiega la sua esultanza: “Amo molto la meditazione”

Il giovane bomber norvegese classe 2000 del Borussia Dortmund nella sua ultima intervista ha rivelato un retroscena relativo alla sua particolare esultanza, tornando anche sui suoi idoli. Haaland oltre a dimostrare di gradire Cristiano Ronaldo, ha raccontato di essere un grande estimatore dell’ex Imperatore Adriano.
A cura di Marco Beltrami
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40 gol in 31 partite tra Salisburgo e Borussia Dortmund. Erling Haaland ha conquistato la scena calcistica internazionale, confermandosi uno dei talenti più interessanti in circolazione. Il classe 2000 sembra nato per il gol, ed è destinato ad una carriera eccezionale. Nella sua ultima intervista ai microfoni di Esporte Interativo, il bomber norvegese ha parlato dei suoi idoli, tra cui rientra anche l'ex imperatore brasiliano Adriano. Haaland ha parlato anche della sua curiosa esultanza, spiegandone le origini.

Perché Haaland esulta con la meditazione

Erling Haaland si è preso la scena anche con la maglia del Borussia Dortmund. Il giovane attaccante è letteralmente incontenibile, e ha deciso l'andata degli ottavi di finale di Champions contro il Psg con una bella doppietta. Il centravanti norvegese anche in occasione del confronto con i Bleus dopo il gol ha sfoderato la sua proverbiale esultanza, incrociando le gambe e fingendo di praticare la meditazione. Perché Haaland festeggia così i gol? Questa la sua spiegazione: "Perché esulto in quel modo? Amo molto la meditazione. Mi dà serenità e mi tranquillizza. Ecco perché quando segno a volte festeggio così"

Haaland e la stima per Adriano

Meditazione costante dunque, ma anche capacità di imparare dai più grandi. Haaland che non ha mai nascosto il suo apprezzamento per Ronaldo, ha parlato anche degli altri suoi idoli, inserendo dei nomi a sorpresa come l'ex meteora del Napoli Michu, e l'ex bomber di Inter, Fiorentina, Parma e Roma Adriano: "Ho molti idoli e Michu è uno di questi. Allo Swansea era fantastico, spiegando la curiosa stima nutrita nei confronti dell'ex giocatore del Napoli – poi adoro Cristiano Ronaldo e quello che ha fatto negli ultimi 10 anni. Mi piace osservare, soprattutto gli attaccanti perché io sono uno di loro. Era fantastico, mi piaceva moltissimo, era inarrestabile. Romario era davvero forte e veloce, ma Adriano non aveva paura di nulla. Dribblava, calciava e sfondava la rete. Un po’ come il mio gol segnato contro il Paris Saint-Germain".

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