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Haaland serve il gelato in pigiama per le strade di Manchester: “Aveva un desiderio in particolare”

La festa Champions del Manchester City è stata interminabile, e ricca di episodi curiosi. In molti di questi protagonista anche Haaland che si è improvvisato gelataio.
A cura di Marco Beltrami
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Non è riuscito a tenere il passo di Grealish, come tutti i suoi compagni d'altronde, ma comunque Erling Haaland si è fatto rispettare anche durante i festeggiamenti sfrenati del Manchester City per la Champions (55mila euro di alcolici). Il norvegese si è reso protagonista di una serie di situazioni che hanno fatto il giro del mondo, e ha dimostrato di trovarsi a meraviglia con il gruppo di Guardiola anche fuori dal campo.

Più passano i giorni e più emergono retroscena curiosi sulle celebrazioni dei Citizens. Prima Istanbul, poi una capatina a Ibiza, e poi Manchester dove c'è stato il giro sul pullman e poi una serata sfrenata in un night in compagnia delle famiglie e degli amici. Qui sia Haaland che altri giocatori si sono presentati con dei pigiami griffati, giallo in particolare quello dell'ex Borussia Dortmund che non passava certo inosservato. Con Grealish, Erling ha formato una coppia formidabile che è stata l'anima dei festeggiamenti, finiti praticamente all'alba.

A quanto pare il bomber nordico ha vestito anche i panni del gelataio. Questa storia curiosa è stata raccontata da un venditore di gelati che fa il solito percorso con il suo carretto da Chadderton e Firwood. Ejaz Azam, questo il suo nome, ai microfoni di The Oldham Times ha svelato di essere stato chiamato proprio dai giocatori del Manchester City: "Mi hanno prenotato circa una settimana fa per la celebrazione. Sono andato lì e ho dato loro dai 200 ai 300 gelati". 

Nello specifico poi, l'uomo ha vissuto momenti particolari con Erling Haaland: "Non mi aspettavo che venisse da me a mangiare il gelato. Dei giocatori del City conoscevo solo lui, conoscevo solo una persona. È un bravo, bravo giocatore, e quando è venuto da me ero chiuso. Poi Haaland è venuto da me e mi ha detto ‘Voglio la granita, ma solo quella blu'. Ero prenotato fino alle 23, ma c'era tanta gente, quindi non potevo uscire, mi hanno fatto fermare dove mi trovavo. È venuto da me verso le 12.30, all'inizio non l'ho visto quindi ho detto ‘no, no sono chiuso, non servo più. C'era qualcun altro con lui e lui ha detto ‘Non stai servendo Haaland, giocatore del City?".

A quel punto Ejaz non ha potuto dire di no: "Ho detto ‘oh no no, no, no, andiamo, è aperto per te 24 ore su 24, puoi venire quando vuoi. Ha detto ‘no, va bene se sei chiuso, non preoccuparti', ma io ho detto ‘no, sono aperto per te, non preoccuparti amico'. Gli ho aperto la finestra del servizio, e lui mi ha chiesto della granita, e poi ha detto ‘sai una cosa, fammi entrare' Gli ho detto ‘prego, entrate' e lui ha iniziato a servire i clienti, e poi ha fatto la sua granita con sopra il gelato'. Ero davvero felice, a dire il vero, mio ​​Dio. Davvero davvero. Sono stato apprezzato, ho avuto grande rispetto ieri".

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