Haaland risponde alla scomoda domanda sulle sanzioni al City e dà un indizio: “Ho parlato col club”

Erling Haaland ha mandato un messaggio chiaro con la sua Norvegia in vista delle qualificazioni ai prossimi Mondiali 2026. La sua Nazionale ha battuto 5-0 in trasferta la Moldavia facendo già capire le ambizioni della selezioni. L'attaccante ha poi parlato in conferenza stampa proprio della sua nazionale, del cammino nelle qualificazioni ma inevitabilmente anche di Manchester City. Il club inglese rischia la retrocessione: può arrivare una penalizzazione tra 60 e 100 punti per i 115 capi d’accusa legati al Fair Play Finanziario che ha sconvolto il club.
Il giocatore però proprio di recente ha prolungato il suo contratto con i Citizens per 9 anni e mezzo. Un tempo assolutamente enorme che conferma la volontà del norvegese di restare il più al lungo possibile a Manchester. Ma qualcuno in sala stampa pone ad Haaland un quesito un po' provocatorio che si sono posti in tanti: "Perché ho firmato un contratto di nove anni e mezzo pur sapendo del rischio retrocessione?". Haaland a questo punto perde un po' la pazienza e seccato spiega: "Ho risposto a questa domanda 300 volte". Ma dà un importante indizio.
L'attaccante norvegese infatti non si limita a una semplice risposta di circostanza ma aggiunge una frase che assume fondamentale importanza soprattutto per i tifosi dei Citizens: "Ho parlato con il City e ho avuto buone sensazioni", ha spiegato il norvegese, che, quando gli è stata nuovamente chiesto se la sanzione potesse avere ripercussioni sul suo futuro sportivo, ha deciso di risolvere la questione: "No, non ne ho paura. È ovvio se firmo un contratto di nove anni e mezzo" ha concluso Haaland.
Le possibili sanzioni per il Manchester City
Le sue dichiarazioni sembrano come una rassicurazione. Come se Haaland avesse avuto la garanzia che nulla sarebbe successo al club, insomma, che la retrocessione potrebbe essere evitata. Sta di fatto che il giocatore con quel contratto ha legato inevitabilmente la sua carriera al Manchester City e anche per questo difenderà sempre la sua decisione, seppur apparentemente rischiosa. Il club attende il verdetto e sono diverse le possibili sanzioni, dalla penalizzazione in classifica al blocco del mercato fino all’espulsione alla retrocessione dalla Premier League.