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Haaland rifiuta i confronti con Mbappè: “Io unico, la rivalità perfetta è stata Messi-Ronaldo”

Erling Haaland si chiama fuori, nessun paragone con Kylian Mbappè: “Credo sia sbagliato confrontare tra di loro i giocatori”. Con una eccezione: “Solo nel caso di Messi e Ronaldo credo sia stato positivo: si sono spinti a essere i migliori”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il calcio si è sempre alimentato di rivalità storiche che, ciclicamente, hanno dettato tempi e situazioni. Paragoni – a volte anche azzardati, spesso motivo di discussioni infinite e mai risolte che hanno coinvolto i principali campioni. Anche gli ultimi Mondiali in Qatar si sono abbeverati alla fonte del confronto eterno tra Diego Armando Maradona e Lionel Messi, risolto da quest'ultimo con la vittoria della Coppa del Mondo. Ma altri restano. E dividono le folle. Eppure, tra i tanti c'è anche chi rifiuta tutto ciò, ritenendolo non solo superfluo ma persino dannoso: è Erling Haaland.

Il fenomeno del Manchester City e della nazionale norvegese era uno dei grandissimi assenti ai Mondiali in Qatar. Sulla sua immensa classe non è riuscita ad appoggiarsi fino in fondo la Norvegia e così ha dovuto assistere da semplice spettatore alle gesta di altri sui colleghi con cui sempre più spesso condivide le prime pagine calcistiche: Lionel Messi, Cristiano Ronaldo, Kylian Mbappè. E proprio di questo ha parlato in una intervista esclusiva a Vaiplay, in cui ha fatto definitiva chiarezza su come stia vivendo la "rivalità" con l'attaccante francese del Paris Saint Germain con cui rappresenta la nuova generazione di campioni del presente e del futuro.

Fra qualche tempo si chiuderà il cerchio che ha tenuto banco per oltre un decennio tra chi fosse più bravo, forte e determinante tra Cristiano Ronaldo e Lionel Messi. Due fuoriclasse che hanno incantato le platee mondiali prendendosi a turno la scena, gli allori,  gli elogi. Fino allo scorso 18 dicembre quando la Pulce argentina ha alzato al cielo la Coppa del Mondo, ultimo grandissimo trofeo che mancava nella sua bacheca dorata e che per molti ha messo la parola fine all'eterno confronto, a proprio definitivo vantaggio, con Cr7. Resta, però, un altro accesissimo dualismo che sta infiammando e infiammerà le folle del calcio nei prossimi anni a venire: chi è più forte tra Mbappè e Haaland?

Quasi coetanei, il norvegese classe 2000 e il francese 1998, sono loro due i giocatori oggi considerati più forti in assoluto. I numeri lo stanno dimostrando e così si è pronti a spaccare nuovamente in due tutti gli appassionati, tra chi propende per l'attaccante del City e chi per quello del PSG. Tutti, ma non Haaland che non se ne cura: "Io mi considero un giocatore unico". Arroganza e presunzione? Tutt'altro, perché il bomber da 178 reti in 218 match ufficiali, spiega perfettamente il proprio punto di vista, nel rispetto delle parti: "Ho detto che non mi piace confrontarmi e impegnarmi direttamente in queste cose anche se so che i media lo hanno fatto da sempre con Ronaldo e Messi, almeno negli ultimi dieci anni. Penso che sia stata una buona cosa, visto che si sono spinti a vicenda, per essere migliori. Soprattutto quando erano a Barcellona e Madrid, l'una contro l'altra e, in un certo senso, è stata la rivalità perfetta".

Ciò che non gli si addice nel suo dualismo che tutti ricercano con Mbappè e così quando gli si rivolge la domanda diretta, la risposta lo è altrettanto: "Secondo me è un confronto completamente sbagliato, non è un qualcosa cui penso. Chi è il migliore? E' impossibile dirlo e a me non è mai piaciuto paragonarmi agli altri".

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