Haaland riceve una domanda scomoda: “Sei pentito della pallonata a Gabriel?”, la risposta è impertinente
Erling Haaland ascolta, annuisce poi sfodera un sorriso impertinente quando gli chiedono se si è pentito di quel brutto gesto fatto nei confronti di Gabriel Magalhães dell'Arsenal in occasione del match pareggiato (2-2) dal Manchester City. In conferenza stampa, alla vigilia dell'impegno di Nations League contro la Slovenia, liquida l'argomento facendo riferimento a un generico "sono cose di campo" e sottolineando come non sia solito "pentirsi molto nella vita".
Il brutto gesto di Haaland nel burrascoso finale di Manchester City-Arsenal
Cosa accadde in quel finale burrascoso in campionato? Dopo il gol realizzato in pieno recupero (98°) da John Stone, l'attaccante prese la palla e la tirò verso l'avversario colpendolo alla nuca. Fu una reazione scomposta legata all'eccesso di entusiasmo per un risultato acciuffato per i capelli, quando tutto sembrava compromesso. Quell'episodio fu come gettare benzina sul fuoco, incendiò il finale e rese incandescente anche i momenti successivi al triplice fischio. Lo stesso calciatore norvegese fu protagonista di un vivace scambio di battute con l'allenatore dei Gunners, Arteta, e un altro giocatore, Gabriel Jesus.
L'attaccante non sente il dovere di scusarsi: "Non mi pento molto nella vita"
A distanza di qualche settimana da allora, Haaland è tornato sull'argomento solo perché oggetto di una domanda da parte di un giornalista. Nella sua versione dei fatti non c'è alcun ravvedimento o sincero dispiacere per essersi lasciato andare. Perché dovrebbe scusarsi? Non lo fa e sancisce: "Non mi pento molto nella vita". Il reporter non si è accontentato di quella risposta che è sembrata una battuta e lo ha incalzato. Il calciatore ha chiuso la discussione sul comportamento ricorrendo al più classico dei luoghi comuni: "In quel momento della partita sono successe tante cose – ha aggiunto -. Le cose che succedono in campo restano lì, ed è così che vanno le cose".
Nessuna sanzione disciplinare dopo quella reazione scomposta
Haaland se l'è cavata bene dal punto di vista disciplinare. Quel gesto che ha fatto molto discutere gli è stato perdonato e non ha ricevuto alcun provvedimento. C'era il rischio potesse incorrere in una squalifica, considerato anche il battibecco a fine incontro, il capannello con gli avversari e lo spintone rifilato a Thomas Partey, ma la sequenza della prova tv è stata ritenuta sufficiente perché nei suoi confronti non fossero emesse sanzioni.