Haaland non riesce a controllare la sua forza erculea: stringe la mano a una ragazza e le fa male
Dopo aver vinto sabato la Premier League guardando in TV l'Arsenal perdere in casa del Nottingham Forest, con annessi festeggiamenti tiepidi per le vie della città, il Manchester City è poi sceso in campo domenica a Etihad Stadium contro il Chelsea. Il match è stato vinto per 1-0 dagli Sky Blues grazie al gol di Julian Alvarez, a contorno di una gara che ha visto Pep Guardiola schierare una squadra infarcita di riserve in considerazione delle prossime finali di FA Cup contro il Manchester United (3 giugno) e di Champions League contro l'Inter (10 giugno).
Tra coloro che a inizio partita erano seduti su una panchina zeppa di campionissimi, c'era anche Erling Haaland, il bomber che quest'anno ha distrutto ogni record di goal del calcio inglese (52 gol in 50 partite in tutte le competizioni, 36 in 34 di campionato ad ora). Guardiola lo ha fatto entrare ad un quarto d'ora dalla fine, ma le motivazioni non erano certo quelle di partite da vita o morte, visto che di lì a poco ci sarebbe stata in campo la grande festa per il titolo, con la consegna ufficiale del trofeo della Premier League.
E proprio il rientro in campo dei giocatori dagli spogliatoi per sollevare il trofeo ha visto accadere qualcosa che ben presto è diventato virale, come accade a tutto quello che ruota intorno a Haaland. La squadra è stata applaudita mentre si dirigeva a centrocampo, passando in un corridoio formato da membri di staff con le magliette del City. Ogni giocatore in quel frangente ha dedicato un momento per ringraziare gli uomini e le donne che li hanno sostenuti per tutta la stagione e lavorato dietro le quinte per contribuire fuori dal campo ai trionfi della squadra.
Quasi tutti i calciatori si sono mostrati abbastanza tranquilli nella circostanza, del resto avevano vinto titoli di Premier in abbondanza negli anni precedenti. Quasi tutti. Non Haaland che è apparso decisamente carico a palla, sapendo che stava per alzare il suo primo titolo di Premier League. Il 22enne bomber è dunque passato tra le due ali di persone con un sorrisone stampato sul volto, mentre stringeva le mani protese verso di lui con grande entusiasmo e vigoria. Pure troppa, visto che quando ha stretto la mano di una ragazza dello staff, le ha provocato una evidente smorfia di dolore. Il cyborg del gol dovrebbe sapere che la potenza è nulla senza controllo, ma in quel momento la voglia debordante di festeggiare gli ha fatto togliere il limitatore…