Haaland è un mostro, macina record su record: ma per Cassano “non sa giocare a calcio”
Pur con le referenze mostruose in fatto di gol segnati con cui Erling Haaland è approdato al Manchester City nella scorsa estate, probabilmente neanche Pep Guardiola e i tifosi degli Sky Blues nei loro sogni più sfrenati si aspettavano un impatto così devastante del cyborg fatto calciatore. Il 22enne bomber norvegese si è abbattuto sulla Premier League come un tornado, dimostrando che sventrare la rete è per lui una missione di vita da perseguire a ogni latitudine.
Con la tripletta rifilata allo sventurato United nel derby stravinto 6-3, Haaland ha sbriciolato il record di Michael Owen in fatto di marcature multiple: l'ex Pallone d'Oro ci aveva messo 48 partite per realizzare tre triplette in Premier, il norvegese ne ha impiegate appena 8. Siamo appena all'inizio di ottobre e il ruolino di marcia dell'ex Borussia Dortmund dice già 17 gol messi a segno in 11 partite stagionali, di cui 14 in 8 gare di Premier League. Un ritmo disumano, con cui Haaland ha già disintegrato il precedente primato in fatto di gol realizzati dopo 8 partite di campionato, che apparteneva a Mohamed Salah: l'egiziano nel 2017/18 col Liverpool ci aveva messo 18 partite per arrivare a 14 reti. Il record di marcature per una singola stagione della Premier, detenuto dal 1994 da Alan Shearer con 34, sembra davvero a rischio con questi ritmi.
Bomber seriale, cecchino spietato, belva feroce dell'area di rigore, Haaland ha spazzato via i dubbi di chi riteneva che non c'entrasse nulla col gioco del City di Guardiola: "il mio centravanti è lo spazio" era il mantra del tecnico catalano, che adesso come riferimento offensivo si ritrova un panzer di quasi 2 metri e 90 chili e sicuramente scontento non è. Se Pep ha adeguato il suo modo di disegnare attacco al peso specifico di un giocatore così forte, dal canto suo Haaland sta dimostrando di non essere solo forza bruta, inserendosi sempre di più nei meccanismi della squadra, al di là della pura finalizzazione. Con i due assist messi a tabellino contro lo United in aggiunta alla tripletta, il norvegese si è portato a quota tre passaggi decisivi in stagione.
Dicevamo dei dubbi sul suo inserimento nella macchina perfetta del City: uno dei più scettici era Antonio Cassano, che si era espresso molto chiaramente sul tema: "Io ho grande paura che farà un buco nell'acqua – aveva detto qualche settimana fa alla Bobo TV – Nell'idea di Guardiola lui non c'entra niente. Io a Lele (Adani) dopo la partita col Liverpool gli ho scritto: farà grande fatica". Il barese si riferiva al Community Shield perso dal Manchester City contro i Reds lo scorso 30 luglio: un esordio deludente per Haaland, dal quale Cassano aveva già tratto le conclusioni.
Ma Fantantonio non ha cambiato giudizio neanche adesso che il norvegese ha ingranato in maniera devastante. Qualche giorno prima del derby di Manchester, ci è andato giù ancora più pesante sul suo conto. "Se ci fate caso, Benzema, Lewandowski sanno giocare a calcio, lui non sa giocare a calcio – ha sentenziato al podcast ‘Muschio selvaggio' di Fedez e Luis Sal – Dipende da qual è la domanda: è un grandissimo goleador, fenomenale, oppure è uno che sa giocare al calcio? Anche Inzaghi, sapeva giocare a calcio? Giocava alla carlona! Andate a vedere i gol che ha fatto Inzaghi". Nel ragionamento di Cassano finisce quindi anche Super Pippo e pazienza se ha segnato a pacchi e ha una bacheca zeppa di trofei vinti, in primis Scudetti, Champions League e titolo mondiale con la Nazionale.
In attesa di una improbabile risposta di Haaland, Inzaghi ha preferito dedicare non più di pochi secondi alla questione, quando all'attuale allenatore della Reggina è stato riferito che secondo Cassano lui non sa giocare a calcio: "Ha già risposto Carlo Ancelotti. Cassano lo conosciamo bene". Tra scappati di casa e gente che non sa giocare a pallone, il barese negli ultimi giorni si è attirato più di una simpatia da parte dei suoi ex colleghi, mettendosi su un piedistallo da cui pontifica senza peli sulla lingua. Intanto quello scarsone di Haaland a 22 anni ha già segnato 152 gol in 194 partite, Cassano in tutta la carriera ne ha realizzati 139 in 515 match. Evidentemente "saper giocare a calcio" è molto altro…