Ha visto Kvaradona, van Basten senza parole: “Uno contro otto, non può essere vero”
Kvaradona. Quel soprannome Kvicha Kvaratskhelia lo ha meritato tutto. Al "Maradona" non si vedevano gol così da tempo. Uno contro otto: sette calciatori e un portiere. La rete segnata dal georgiano contro l'Atalanta è l'icona del Napoli che, giornata dopo giornata, si avvicina allo scudetto. La fotografia del calciatore che affronta da solo la difesa della ‘dea', la elude facendo un gioco di prestigio, fa scomparire la palla tra i piedi e poi la scaraventa in porta è prodezza che in pochi possono permettersi.
In quello slalom c'è tutto: talento, orgoglio, sfrontatezza, numeri da campione. Il 77 aveva un peso sulla coscienza: da un suo rinvio maldestro la Lazio aveva trovato il "tiro della domenica" con Vecino e vinto il match; con una sua serpentina ha fatto saltare il banco e i piani dei nerazzurri. Lo stadio è esploso: urla, applausi, mani che stropicciano gli occhi. È tutto vero.
Stenta a crederci, ma è stupore positivo, anche l'ex attaccante del Milan e dell'Olanda, Marco van Basten. Il suo Milan fu acerrimo rivale del Napoli di Maradona e dopo aver visto la prodezza di Kvaratskhelia quasi deve essergli sembrato di aver visto un fantasma… Certe cose non le fai se non le hai impresse nel Dna. Finta, controfinta, dribbling, ancora un altro dribbling, palla che resta incollata al piede, avversari fuori giri, messi a sedere, ultimo controllo con un leggero tocco per trovare il varco giusto e calibrare la traiettoria poi arriva la bordata che schianta Musso. Pazzesco ma reale.
Il "cigno di Utrecht" è rimasto senza parole. Dopo aver assistito e commentato in diretta l'azione del georgiano per Ziggo Sport Voetbal null'altro è riuscito a dire se non parole di profonda sorpresa. "Quando vedi questa sua azione – ha ammesso l'ex campione olandese -, uno contro otto, pensi solo una cosa: Non può essere vero. Poi fa l'ennesimo numero e va in gol".
Marco van Basten non è l'unico ex calciatore rapito dalla classe di Kvaratskhelia. Bellissimo anche il messaggio condiviso sui social anche da Aldo Serena, estasiato dall'esterno d'attacco del Napoli. "Appare d’incanto un raggio di speranza", dice l'ex punta di Milan, Inter, Juventus, Torino oggi opinionista tv. Kvicha non è come gli altri, ha qualcosa in più. È diverso, quasi un anti-eroe rispetto al cliché del giocatore che ha un fisico imponente. "Fra i palestrati, i robocop, i quinti e le diagonali, spuntano le spalle strette e un po’ curve della fantasia, che tutte quelle fregnacce si porta via".