Ha finto di essere morto per i soldi dell’assicurazione: l’ex Schalke condannato a 4 anni di galera
La seconda vita di Hiannick Kamba non è andata esattamente come lui sperava quando – come ha stabilito la sentenza appena emessa da un tribunale tedesco – il 35enne calciatore congolese ha simulato la propria morte cinque anni fa allo scopo di consentire alla moglie di intascare i soldi dell'assicurazione sulla vita stipulata poco prima. Il terzino destro con un passato nello Schalke si era recato a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, nel gennaio del 2016. Dato per morto in un incidente stradale, era stato pianto con un toccante messaggio da un'altra sua ex squadra, l'VfB Huls.
"Ha rappresentato le idee e i valori del nostro club come pochi altri – si leggeva nel necrologio – La sua scomparsa lascerà un grande vuoto. Hiannick è senza dubbio un'amara perdita sportiva per noi, ma soprattutto ci mancherà come compagno ed essere umano". Una perdita durata tuttavia solo qualche anno, visto che Kamba è ricomparso in Germania nel 2020, lavorando come tecnico chimico, dopo che in precedenza si era presentato all'ambasciata tedesca di Kinshasa per dichiarare che era vivo. La sua versione dei fatti è che all'epoca fosse stato rapito e poi abbandonato senza documenti, soldi e telefono.
Una condizione di difficoltà non abbastanza convincente per giustificare una sparizione così lunga e infatti nessuno gli ha creduto, soprattutto perché in seguito alla finta morte sua moglie ha potuto intascare un milione e 200mila euro dalla compagnia assicurativa con cui giusto un anno prima – nel 2015 – era stata sottoscritta una polizza sulla vita del giocatore. Entrambi sono dunque finiti a processo ed ora è arrivata la condanna per frode a 46 mesi di carcere, nonostante Kamba abbia insistito che lui dei soldi incassati dalla moglie non sapesse nulla. Il tribunale è stato di avviso opposto, ritenendoli complici nell'aver orchestrato il piano.
Il congolese aveva iniziato il suo cammino calcistico nelle giovanili dello Schalke, incrociando la propria strada con Neuer e Howedes. Poi la carriera non era decollata, trascinandosi per formazioni di serie minori fino alla mossa che pensava gli avrebbe potuto cambiare la vita. Il che in effetti è realmente accaduto, ma non nel senso che Kamba intendeva: adesso avrà 4 anni di tempo dietro le sbarre per pensarci su.