Guerriglia dopo Cagliari-Napoli: ultrà sardi a caccia dei partenopei, scontri con la polizia
La guerriglia è scoppiata dopo il match, quando i tifosi del Cagliari hanno provato a raggiungere il settore riservato ai partenopei giunti sull'isola per seguire gli azzurri. Sul campo la sfida col Napoli è terminata con un pareggio (1-1), all'esterno c'è una parte di ultrà sardi che prova a sfogare l'amarezza per una partita tanto attesa (e sfuggita di mano per il gol di Osimhem) cercando il contatto nei pressi della porzione di impianto riservata ospiti. Uno spicchio di curva che ha sostenuto la squadra di Spalletti sempre ed è esplosa di gioia grazie alla rete di testa segnata dall'attaccante nigeriano.
Scene – quelle che hanno alimentato il corredo accessorio di cronaca nera – viste tante altre volte. Scene di ordinaria follia che rimbalzano sui social network grazie ai video registrati con gli smartphone e che mostrano dal vivo, in real time, cosa sta accadendo. Scene che raccontano la dinamica di quegli attimi di tensione culminati con la carica degli agenti: spintoni, urla, corpo a corpo, manganellate filmate e mandate online in Rete descrivono tutto meglio delle parole. In un'immagine si vede uno dei facinorosi avere la peggio: accerchiato dagli agenti, viene bloccato e colpito. In altre, si nota il tentativo – facendosi largo lanciando mortaretti e fumogeni – di arrivare nella zona attraverso la quale sarebbero defluiti i tifosi del Napoli. Una clip girata dalle gradinate offre una prospettiva ulteriore dell'assalto.
Avvisaglie degli incidenti c'erano state nelle ore immediatamente precedenti all'incontro. Sulla carta le gare tra Cagliari e Napoli sono sempre state caratterizzate da un'accesa rivalità tra le due tifoserie c’è una forte rivalità. E già in mattinata, con l'arrivo dei sostenitori partenopei sull'isola ci sono stati momenti di tensione.